Plusvalenze, la resa dei conti: il punto sulle squadre e tutti i rischi

Tutti i dettagli sull'inchiesta Prisma: il punto della situazione ed i rischi per le squadre in Serie A e B

SportFair

Il caso delle plusvalenze fittizie continua a tenere banco in Serie A, è pronta a prendere il via la seconda inchiesta e sono in arrivo conseguenze pesantissime per le squadre del massimo campionato italiano e del torneo cadetto. Il 27 marzo prenderà il via l’udienza preliminare dell’inchiesta Prima, il riferimento è allo scandalo delle plusvalenze fittizie e alla manovra stipendi della Juventus. I bianconeri sono stati puniti con 15 punti di penalizzazione, già scontati nella stagione in corso.

L’accusa è quella di aver concluso, con club in Italia e all’estero, trattative di calciomercato sovrastimando il valore dei calciatori con l’obiettivo di sistemare il bilancio. La Juventus ha presentato il ricorso con l’obiettivo di annullare la sentenza, ricordiamo che non sarà possibile ridurre o aumentare i punti di penalizzazione. La dirigenza dovrà individuare un vizio di forma per annullare il processo. Al momento i tentativi (le due carte Covisoc) non hanno portato i frutti sperati.

Alberto Cerri
Foto di Fabio Murru / Ansa

La seconda inchiesta

Si avvicina la data del 27 marzo, quella del secondo filone delle plusvalenze. Sono state aperte nuove inchieste sulle trattative di mercato tra Juventus e altre squadre di Serie A e B. Si tratta di: Sampdoria, Udinese, Atalanta, Bologna, Cagliari e Sassuolo. Le classifiche rischiano di essere stravolte.

La squadra che rischia di più è sicuramente la Juventus. I bianconeri sono coinvolti anche nella manovra stipendi, l’accusa è quella di aver fatto firmare ai calciatori scritture private per il pagamento posticipato degli stipendi nei primi mesi della pandemia da Covid. I giocatori avrebbero rinunciato solo alla prima mensilità e non a quattro come comunicato ufficialmente dal club bianconero.

Dybala Procura
Foto di Tino Romano / Ansa

Il punto della situazione

E’ in arrivo il pugno duro per la Juventus e per le altre squadre, come confermato da Paolo Ziliani, attraverso una serie di messaggi sul profilo Twitter. “A pochi giorni dall’udienza preliminare del processo penale per l’Inchiesta Prisma, alcune cose di cui nessuno parla. La prima: in quanto a gravità di reato le manovre stipendi stanno alle plusvalenze fittizie (quelle del -15) come il Real Madrid sta al Ponferradina”. 

“Se poi consideriamo che nel processo sportivo che si terrà a fine aprile-inizio maggio oltre alle manovre stipendi verranno giudicati anche gli illeciti commessi nel filone “club amici” (le succursali), il quadro accusatorio per la Juve si fa ancor più pesante. La Corte d’Appello ha già spiegato che la bussola della giustizia sportiva è l’articolo 4, quello sulla lealtà sportiva. Ebbene, le manovre stipendi sono la rappresentazione plastica della demolizione fatta dalla Juve di tutto ciò che attiene alla lealtà sportiva”. 

Il giornalista continua: “ci sono le prove provate di tutto: falsi in bilancio, documenti non depositati in Lega, scritture private occultate, stipendi non pagati, truffe all’Erario, ricorso a false fatture, IVA evasa, ammissioni di tesserati e non, intercettazioni confessorie, sequestri. C’è soprattutto la decapitazione del CdA fatta da Exor per togliere dalla circolazione Agnelli, Paratici e gli alti dirigenti dell’area amministrativa ritenuti dalla stessa proprietà insalvabili: Agnelli e Paratici possono considerarsi fin da ora radiati dal calcio”. 

Poi le possibili conseguenze: “le carte della Procura di Torino bastano e avanzano per privare la Juventus dello scudetto 2020, mandarla in B (se non in C), vedere i 23 tesserati del 2019-20 e i 17 del 2020-21 squalificati per un mese; alcuni per due avendo aderito a due manovre, come pure Dybala. Le ammende in arrivo saranno pesantissime: il codice di giustizia sportiva prevede una multa da 1 a 3 volte l’ammontare delle somme oggetto di illecito. Solo la carta Ronaldo pesa per 20 milioni, ma qui si parla di illeciti commessi per centinaia di milioni”. 

“Le carte dell’inchiesta Prisma sono da tempo nelle mani dell’UEFA che ha già contezza del mancato rispetto del FPF da parte della Juventus. Ciò significa esclusione dalle coppe, che sarà di più anni considerando antisportività e mancata abiura al progetto Superlega”.

Nei guai anche altre squadre: “ancora: le inevitabili sanzioni che pioveranno sul capo dei “club amici”, a cominciare da Atalanta, Udinese e Sassuolo (ma la lista è lunga), complicherà le cose alla Juventus che dovrà per forza di cose avere una pena di molto superiore a quella delle succursali. Chi minimizza la portata del processo “manovre stipendi”, sia penale che sportivo, e la portata delle sue conseguenze, non ha letto le carte e nega e rimuove una realtà che è invece evidente: c’è rischio galera e c’è rischio radiazione, altro che retrocessione”. 

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