Penalità Alonso, la FIA chiarisce il regolamento: la direttiva

Dopo il caos sulla penalità inflitta ad Alonso al termine del GP dell'Arabia Saudita, la FIA ha fatto chiarezza sulla vicenda: la direttiva

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Il weekend di gara dell’Arabia Saudita si è concluso con un po’ di caos a riguardo della penalità inflitta a Fernando Alonso al termine della gara. Lo spagnolo dell’Aston Martin, terzo al traguardo a Jeddah, è stato sanzionato con 10 secondi per una scorrettezza mentre scontava la penalità di 5 secondi ricevuta durante la gara.

L’Aston Martin ha presentato subito ricorso, mostrando dei precedenti che hanno dato ragione al Team, riuscendo ad ottenere nuovamente il terzo posto di Alonso. La FIA però aveva promesso di fare chiarezza a riguardo e così stato.

Il regolamento sportivo, all’articolo 54.4 recita che “mentre una vettura è ferma nella corsia dei box a seguito di una penalità in conformità con gli articoli 54.3a) o 54.3b), non può subire interventi fino a quando la vettura stessa non è rimasta ferma per tutta la durata della penalità”.

Il chiarimento della FIA

Il direttore sportivo della FIA, Steve Nielsen ha precisato dopo una riunione dello Sporting Advisory Committee, cosa sta ad indicare il termine “lavoro”, fino ad oggi poco chiaro.

“Per chiarezza e fino a nuovo avviso, in questo contesto il toccare fisicamente la vettura o il pilota con le mani, gli strumenti o le attrezzature (compresi i martinetti anteriori e posteriori) durante tale penalità sarà considerato un lavoro. L’uso di ventole di raffreddamento durante una penalità è consentito a condizione che tali ventole non tocchino fisicamente la vettura. Come è già prassi comune, le penalità multiple inflitte ai sensi degli articoli 54.3a e 54.3b prima del pit stop […] possono essere scontate in serie in un unico pit stop. Ad esempio, una penalità di 5 secondi + 10 secondi può essere scontata come una singola penalità di 15 secondi e così via“.

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