MotoGP, Miller dalla parte di Marquez? “Non lo difendo, ma…”

Jack Miller parla del weekend di Portimao e delle sanzioni in MotoGP: le parole dell'australiano alla vigilia del GP d'Argentina

SportFair

La stagione 2023 di MotoGP è iniziata col botto: Bagnaia ha conquistato entrambe le vittorie a Portimao, ma sono state le cadute e gli infortuni a far parlare del weekend di gara portoghese, soprattutto l’incidente tra Marquez e Oliveira.

Proprio del weekend di Portimao ha parlato oggi, alla vigilia del GP dell’Argentina, Jack Miller, che con KTM è riuscito a rendersi protagonista in pista.

“Portimao? È stato un weekend positivo sin dal primo momento in pista, venerdì avevamo già fatto un passo avanti rispetto ai test. Non sapevamo cosa aspettarci nel fine settimana, ora abbiamo un bel pacchetto tra le mani e riusciamo a fare le cose che sappiamo fare meglio, cioè scendere in pista e gareggiare. Mi sento ringiovanito in KTM, è stato bello stare con Pecco e gli altri vicini nella Sprint. Il passo è stato decisamente buono, ho fatto un piccolo errore verso la fine ed è importante capire come guidano quelli della Ducati quando sei sull’altra moto. Iniziare un anno così, con tanti cambiamenti, motore, telaio e tutto, ed essere già a questo punto è bello”,  ha affermato l’ex ducatista.

Su quanto accaduto in pista tra i suoi colleghi ha poi aggiunto: “sicurezza e regole? Per me il weekend è andato bene. Sono cose che succedono quando si sale in sella. Salgono di giri anche le emozioni, dobbiamo dimostrare chi siamo ogni settimana. Gli incidenti possono succedere, magari c’è stato un errore. Se ci sono conseguenze, le regole vanno applicate. Bisogna chiedere coerenza, tutti ora sono con l’indice puntato su Marquez. Non lo difendo, ma ne stiamo parlando anche troppo. Sono le gare, siamo qui per fare quello. Certo che c’è un limite, ma quello è il compito dei Commissari. Noi insieme come atleti stiamo cercando di trovare una misura coerente e costante per tutti. Se colpisci qualcuno deve esserci una sanzione, io non sono d’accordo con le gare di squalifica. Bisogna capire dove tracciare la linea di demarcazione.”

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