San Siro, l’esito dell’incontro di Milan e Inter: il sindaco Sala si sbilancia

La situazione dello stadio San Siro è in continua evoluzione: le posizioni di Inter e Milan dopo l'ultimo incontro

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E’ sempre più incerta la condizione sullo stadio San Siro e sull’impianto destinato ad ospitare le partite di Milan e Inter. La situazione è ancora in evoluzione, le due società sono in fase di valutazione per individuare la migliore soluzione possibile.

“L’Inter in questi anni ha sempre lavorato in maniera molto coerente su questo progetto e quindi ancora una volta noi vogliamo ribadire che il progetto principale rimane per noi San Siro insieme al Milan”. Sono le dichiarazioni dell’amministratore delegato dell’Inter, Alessandro Antonello, al termine dell’incontro con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a cui ha partecipato anche il presidente del Milan Paolo Scaroni, sul progetto del nuovo stadio.

telecamera san siro
Foto di Daniel Dal Zennaro / Ansa

“Chiaramente, qualora ci dovesse essere la scelta del Milan di opzionare un’altra area, anche l’Inter ha un piano alternativo – ha precisato -, come abbiamo sempre detto sin dall’inizio, quindi anche noi stiamo lavorando su una opzione alternativa. Di conseguenza aspettiamo l’esito di questa valutazione da parte del Milan e poi capiremo i prossimi passi”.

“L’opzione è San Siro insieme al Milan. Se il Milan andasse a La Maura, noi abbiamo un piano B alternativo che è in un’altra area, e non a San Siro – ha aggiunto -. L’area è stata identificata ma non possiamo fare disclosure perché c’è un piano di confidenzialità da rispettare”. Comunque “è fuori dall’area del comune di Milano”, ha concluso. “Le aree dentro la città di Milano” dove realizzare un nuovo stadio “sono molto limitate – ha aggiunto il ceo di Inter Alessandro Antonello -. Quindi tutte le alternative che oggi sono sul tavolo, fin dal piano originale di Sesto, sono tutte nell’area metropolitana di Milano. La Maura è una di queste. È più facile che siamo al di fuori del Comune di Milano”.

Le dichiarazioni di Giuseppe Sala

“È chiaro che” dall’incontro con Inter e Milan che si è tenuto questa mattina “ne viene fuori una cosa molto evidente: il vecchio San Siro non lo vuole più nessuno. Quindi sarà un problema in più per il Comune”. È quanto dichiarato dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dopo l’incontro con i club sul progetto del nuovo stadio. “Un passo alla volta, aspettiamo e vediamo il Milan cosa dirà – ha aggiunto a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Iulm -. Io sono amareggiato da sindaco, da cittadino, da tifoso ma era una cosa che avevamo ampiamente capito. Ripeto, sarà un problema in più per noi”.

“Quello che ho sempre detto – ha aggiunto Sala – era che il nuovo stadio, se fatto nelle immediate vicinanze di San Siro, non poteva permettere l’esistenza dello stesso Meazza. Se lo facessero a La Maura il discorso cambia, saremmo costretti a trovare una destinazione per San Siro. L’unica possibilità è aprire a operatori che vogliono fare eventi concerti, probabilmente degli interessati ci possono anche essere – ha concluso – . La mia esperanza iniziale è sempre stata quella di un ripristino di San Siro, ma le squadre ci hanno fatto ampiamente capire che non é una situazione fattibile”.

San Siro
Foto di Mourad Balti Touati / Ansa

“Il processo per l’autorizzazione dell’ipotesi base, cioè il nuovo stadio vicino all’attuale Meazza, va avanti ma ho chiesto alle squadre, in due o tre settimane di rispondere alla nostra richiesta di rivedere il piano economico finanziario oppure dirci che invece abbandonano questa ipotesi. Quindi per 2-3 settimane saremo fermi in attesa che il Milan sciolga questo dubbio”, ha aggiunto.

L’ipotesi di realizzare lo stadio del Milan nell’area dell’ex ippodromo La Maura “é un’ipotesi delicata perché sta nell’ambito del Parco Sud però, siccome il Milan mi ha anche detto che l’intenzione sarebbe quella di fare lo stadio e probabilmente anche di portarci il Vismara, cioè la parte dedicata a giovani e donne, magari é una soluzione che può funzionare e potrebbe anche piacere”.

“L’ Inter mi ha comunicato che stanno guardano un’altra area, mi dicono fuori Milano, ma non mi hanno nemmeno accennato dov’è perché hanno un accordo di riservatezza. Quello che oggi dice l’Inter é che altre aree nel Comune di Milano non le vedono. In effetti, se facciamo mente locale a tutte le aree di cui si é parlato in questo lungo periodo, si é parlato di Sesto, poi di San Donato e poi é uscita l’ipotesi La Maura – ha concluso – . In tutto questo tempo non é uscita un’altra ipotesi su Milano, é perché non c’è evidentemente”.

“Il problema non é il costo ma il problema sono i ricavi per cui le squadre ritengono di non poter realizzare quelli di cui hanno bisogno – ha spiegato il sindaco –  Ormai San Siro a livello di libri vale talmente poco che il Comune potrebbe cederlo a uno delle due squadre a un prezzo veramente quasi stracciato”. Da sindaco in questa situazione “ho visto anche quanto in Italia é difficile fare uno stadio, per le regole, per la volontà dei tanti. Il punto vero é che nel calcio di oggi – ha concluso – servono stadi moderni quindi di questo io ne devo prendere atto”. 

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