Dani Alves, dal carcere una testimonianza: trattamento di favore

Secondoi una testimonianza Dani Alves avrebbe un trattamento di favore in carcere: le parole dell'uomo che ha preferito restare anonimo

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Continua la permanenza in prigione di Dani Alves, accusato di violenza sessuale. Il calciatore brasiliano è in carcere dal 23 gennaio e ieri ha ricevuto la visita della moglie Joana Sanz.

E’ stato però un altro visitatore a far parlare, dopo aver svelato un presunto trattamento di favore nei confronti di Dani Alves in carcere. Il testimone ha preferito non rivelare la sua identità, nascondendo così il volto nell’intervista rilasciata a Europa Press.

La testimonianza

Da quanto ho sentito, quattro funzionari lo accompagnano nel patio, lo fanno scortare e lo tengono in disparte, da solo. Non saprei dirle se ha contatti con altri detenuti, ma quello che so è che al momento è separato perché è un caso esclusivo, in quanto è un noto atleta…”, ha esordito.

Lo stesso visitatore afferma che Alves gode di un trattamento favorevole: “non saprei come dirtelo, ma da quello che ho sentito qui ai cancelli, sì. E’ separato perchè è un caso importante e lui è un calciatore importante, e quindi non ci sono problemi tra i detenuti“, ha concluso.

Tuttavia, questo tipo di misura potrebbe essere correlato a questo tentativo di “garantire la sicurezza di Alves” che la giustizia catalana ha utilizzato per eseguire il suo trasferimento il 23 gennaio dopo tre notti nella prigione di Brians 1.

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