Massimo Mauro, l’ultimo incontro con Vialli: “mi ha chiesto un massaggio”

L'ultimo incontro tra Massimo Mauro e Gianluca Vialli: il grande amico svela retroscena da brividi

SportFair

Continuano ad arrivare tante reazioni dal mondo del calcio, sono giorni di lacrime per la morte di Gianluca Vialli. L’ex calciatore di Juventus e Sampdoria lottava da tempo contro il tumore al pancreas, un avversario pericolosissimo.

Il grande amico Roberto Mancini ha svelato i dettagli sul suo viaggio a Londra, era il 29 dicembre e l’ultimo abbraccio è stato commovente. Un altro grande amico è Massimo Mauro, l’ex calciatore ha parlato dell’ultimo incontro con Vialli.

massimo mauro vialli
Foto di Alessandro Di Marco / Ansa

L’ultimo incontro tra Massimo Mauro e Vialli

“Me lo aveva chiesto ed è stato molto importante per me essere lì. La considero una fortuna”, le parole di Mauro al Tg1. “Luca era ormai in condizioni molto critiche. È stato difficile avere una buona comunicazione. Ma, per 10’ ogni 2 ore, riusciva a essere lucido e allora abbiamo parlato della Juve, della Sampdoria, della fondazione, abbiamo parlato di quello di cui parlavamo sempre. Abbiamo riso”.

“Gianluca era un uomo credibile e sapeva esercitare la leadership, il lavoro nella Nazionale assieme a Mancini lo testimonia e non finirò mai di ringraziare il presidente della Figc, Gravina, per avergli concesso negli ultimi anni della propria vita questa esperienza straordinaria, che a Luca è servita tantissimo”.

Poi svela i dettagli: “il pomeriggio che sono arrivato a Londra, svegliandosi, Luca mi chiese di fargli un massaggio e io ho preso il suo polpaccio e gliel’ho massaggiato, a quel punto mi ha guardato e mi ha detto: “nonostante le mie condizioni, tu non avevi questi muscoli quando giocavi”, e ci siamo fatti una gran risata. Aveva capito in che condizioni si trovava, ma mi sembrava ugualmente sereno. Anche perché ha una famiglia bellissima, due ragazze come Olivia e Sofia fantastiche, una moglie che è stata straordinaria accanto a lui in questi anni. L’unica cosa che non è riuscito a fare è stato il presidente della Sampdoria, società alla quale voleva trasmettere tutto il proprio sapere calcistico”.

Condividi