La stagione 2023 di MotoGP è sempre più vicina: a marzo i piloti si sfideranno nella prima sfida dell’anno, ma intanto i tifosi si godranno un po’ di spettacolo con le presentazioni dei team.
La MotoFp nel 2023 apre alle gare sprint, una novità che non piace a tutti nel paddock, soprattutti a livello contrattuale. C’è chi infatti ritiene che ci sia la necessità di rivedere i contratti esistenti.
Il parere di Carlo Pernat
Stiamo parlando di Carlo Pernat, manager di Elia Bastianini: “dopo tre gare, i piloti impazziranno. Per ora non ci sono bonus nei contratti. Sono la metà dei punti (quelli distribuiti il sabato) e vogliamo mezzo bonus. Con gli sponsor abbiamo già inserito nel contratto i bonus per le gare sprint”, ha dichiarato a Sportaction/PaddockTV.
“I piloti faranno le prime due gare perché sono obbligati, se non danno i bonus ci saranno essere guai. Questa è un’imposizione che non puoi fare“, ha concluso.
“Per me le Sprint Race in tutti e 21 in Gran Premi non sono una buona idea, la F1 ne fa 6 all’anno e la MotoGP avrebbe dovuto fare qualcosa di simile: il prossimo anno i piloti faranno 42 gare. Mi pare una mossa esagerata, che crea problemi“, ha aggiunto il ligure al Corriere.
“Le Sprint Race possono essere una buona soluzione. ma non adesso e in questo modo. Nel motociclismo ci sono ancora gli appassionati veri che andrebbero accontentati in altri modi. Nella situazione attuale delle cose sarebbe utile che almeno le gare brevi venissero trasmesse dalle tv in chiaro, la situazione economica attuale ha generato probabilmente una decisione di pancia, che spesso non è la soluzione“, ha concluso.