Novak Djokovic continua il suo percorso agli Australian Open come un rullo compressore. Il tennista serbo ha superato oggi lo statunitense Tommy Paul nella seconda semifinale del promo Slam della stagione, in corso sui campi in cemento di Melbourne.
Djokovic ha trionfato col punteggio di 7-5, 6-1, 6-2 in due ore e 22 minuti di gioco, staccando il pass per la finalissima di domenica, dove ad attenderlo c’è Stefanos Tsitsipas.
Quella di domenica sarà la 33ª finale Slam del tennsta serbo, che va a caccia del 22° titolo, il 10° agli Australian Open.
Le parole di Djokovic
“Soprattutto a questo punto della mia carriera ho bisogno del motore e dell’energia dei fan. Sono grato di avere ancora la benzina a sufficienza nelle mie gambe per poter giocare a questo livello“, ha esordito Djokovic nell’intervista in campo post partita.
“Non sono più fresco come ad inizio torneo, ovviamente, ma ci alleniamo per tante ore, settimane di lavoro, anche dal punto di vista atletico, non solo sul campo da tennis, per essere pronti per giocare partite lunghe ed intense. Ci sono dei momenti punto dopo punto in cui cadi e poi risali, poi dipende da cosa fa anche il tuo avversario. Avevamo le gambe pesanti ad un certo punto del primo set, per fortuna ho mantenuto la calma, alla fine del primo set è stato importantissimo e sono riuscito a giocare in manier apiù sciolta e sono contentissimo di essere in finale”, ha aggiunto.
“Sono molto grato e fortunato. Voglio godermi ogni singolo istante, senza la mia famiglia, la mia squadra, le cose non sarebbero possibili. In campo sei da solo, è uno sport individuale, ti predi le responsabilità ed il merito, ma va anche dato credito alla squadra che quotidianamente mi permette di fare quello che faccio e condivide con me i miei alti e bassi. Vincere un grande slam ed essere numero 1 al mondo sono l’apice della tua carreira, vediamo cosa accadrà“, ha concluso.