Kyrie Irving nella bufera, promuove film antisemita: sospeso senza stipendio dai Brooklyn Nets

Irving promuove contenuti antisemiti sui social: i Brooklyn Nets lo sospendono. Il cestista NBA si scusa, ma è troppo tardi

SportFair

Kyrie Irving nella bufera! Il cestista dei Nets, famoso per le sue teorie complottiste e terrapiattiste, adesso fa parlare di sè per aver promosso un film antisemita, mettendo anche in discussione il numero delle vittime dell’Olocausto e di alcuni documentari con citazioni attribuite ad Adolf Hitler e altre palesemente false che mettono in discussioni questioni delicate. Un gesto inaccettabile, che il Brooklyn Nets hanno pesantemente sanzionato. La squadra di Irving ha deciso di sospenderlo, senza stipendio, per almeno le prossime cinque partite, che perderà anche parte del suo stipendio.

Irving aveva scelto di affrontare la stampa, senza però scusarsi chiaramente e pubblicamente. La Nba è passata da una dichiarazione molto tiepida e senza citarlo a un intervento, ieri giovedì, molto più duro del commissario Adam Silver, che ha mostrato il suo dispiacere e ha assicurato che avrebbe incontrato Kyrie e che, come tutti, si aspettava delle scuse.

Quando ieri il giocatore ha perso un’altra occasione per cambiare le cose in un altro raro intervento pubblico, i Nets hanno sentito che l’ultima possibilità era stata esaurita e hanno annunciato la squalifica per un giocatore di cui ritengono “non idoneo” per il team.

La nota dei Brooklyn Nets

Negli ultimi giorni, abbiamo fatto ripetuti tentativi di lavorare con Kyrie Irving per aiutarlo a capire il danno e il pericolo delle sue parole e azioni, iniziati quando ha pubblicizzato un film contenente un odio antisemita profondamente inquietante. Credevamo che intraprendere la strada dell’educazione in questa difficile situazione sarebbe stata quella giusta e sentivamo di aver fatto progressi nel nostro impegno comune per sradicare l’odio e l’intolleranza. Ma oggi siamo sgomenti. Durante una sessione mediatica, Kyrie si è rifiutato di dire inequivocabilmente di non avere convinzioni antisemite e di riconoscere il materiale specifico di odio nel film. Non è stata la prima occasione che ha avuto, ma non è stato in grado di chiarirlo. Tale incapacità di ripudiare l’antisemitismo quando viene data una chiara opportunità di farlo è profondamente inquietante, è in contrasto con i valori della nostra organizzazione e costituisce un comportamento “dannoso per la squadra“, ha fatto sapere la squadra.

Di conseguenza, riteniamo che attualmente non sia idoneo a essere associato ai Brooklyn Nets e abbiamo deciso che Kyrie sconterà una sospensione non pagata fino a quando non avrà completato una serie di misure correttive oggettive che affrontino l’impatto dannoso della sua condotta. Il periodo di squalifica scontato non è inferiore a cinque partite“, hanno concluso i Nets.

Le scuse di Irving

Successivamente Kyrie Irving si è scusato con un lungo post sui social: “chiedo scusa alle famiglie e alle comunità ebraiche che sono state ferite e colpite dal mio post, sono profondamente dispiaciuto per il dolore che ho causato. All’inizio ho solo reagito emotivamente perché sentivo che era ingiusto essere visto come antisemita, mentre quello che avrei dovuto fare era concentrarmi sulla guarigione delle ferite dei fratelli e delle sorelle ebrei che erano stati feriti dalle affermazioni del documentario. Voglio chiarire ogni dubbio su cosa penso dell’antisemitismo per aver pubblicato materiale di quel documentario senza chiarire quali parti condivido e quali no. Non volevo mancare di rispetto alla storia del popolo ebraico in una questione come l’Olocausto, né perpetuare alcun tipo di odio. Sto imparando da questi sfortunati eventi e spero che troveremo un modo per capirci“.

Irving, infine, ha anche affermato che il documentario contiene “false affermazioni di sfumature, narrazioni e linguaggio antisemiti che sono errati e offensivi per la razza e la religione ebraica“. E ha assicurato che “si assume pienamente la responsabilità delle sue azioni“.

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