Un tuffo nell’oro: Chiara Pellacani vince la gara dei tre metri, è apoteosi Italia a Roma!

Chiara Pellacani ha conquistato l'oro da 3 metri: il rendimento degli azzurri agli Europei di Roma è sempre più entusiasmante

SportFair

E’ sempre più apoteosi per l’Italia agli Europei di nuoto a Roma, arriva l’ennessima medaglia. Il rendimento degli atleti azzurri è sempre più entusiasmante, l’ultima grande soddisfazione è arrivata dai tuffi. Chiara Pellacani conquista l’oro numero 3 per l’Italia dei tuffi, si tratta  dell’oro numero 20 per gli azzurri agli Europei di Roma.

Nel trampolino 3 metri oro per Chiara Pellacani, è la prima italiana a vincere un oro dai 3 metri dopo Tania Cagnotto, argento per la svizzera Heimberg, bronzo per la britannica Harper.

La gara di Pellacani e Pizzini

Dopo i primi due round Pellacani è seconda con il doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (60.00) e con il doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato (63.00) che valgono 123.00 punti; Pizzini è settima con il doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato (40.50) e doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato (58.50) che sommano 99.00. Davanti c’è la svizzera Michelle Heimberg 126.00; terza è l’irlandese Clare Cryan con 114.50. Poi Chiara piazza un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (69.75) perfetto è prima con 192.75 punti: Elisa compromette la gara un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (26.35) sbagliato nel presalto, lento e quindi scarso in ingresso ed è dodicesima con 125.35; Heimberg è seconda con 181.80, la britannica Yasmin Harper terza con 180.70; quarta è Cryan con 174.95.

Quarta routine e tensione alle stelle. Pellacani non si scompone, sorride sul trampolino ed esalta tutti con un doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato (63.00) solido e tenuto alla perfezione: è prima con 255.75; il margine da Heimberg. Pizzini reagisce con un bel doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (58.50), ma resta dodicesima con 183.85. Ultima routine palpitante tocca prima a Pizzini che chiude decima con un bel doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato (60.00) per 243.8; Pellacani è tutta d’un pezzo e il doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato è esaltante per esecuzione, ampiezza, velocità e tecnica (63.00): è l’apoteosi di un trionfo. Chiara esce dall’acqua ad abbracciarla subito Tommaso Marconi, Oscar Bertone e poi tutto il suo pubblico.

Quarto posto nella sincro 10m uomini

Il record di punti non è bastato per salire sul podio. C’è un po’ di rammarico nelle parole di Andreas Larsen e Eduard Timbretti dopo il quarto posto nella finale della piattaforma sincro. Gli azzurri, che si allenano insieme da due anni, ottengono 365.25 punti, molto meglio dei 328.95 che avevano ottenuto a giugno ai Mondiali a Budapest, ma rimangono alle spalle dei tedeschi Timo Barthel e Jaden Eikerman che conquistano il bronzo con 369.30. Quattro punti che lasciano un po’ di amaro in bocca ma che non cancellano un anno di continui miglioramenti; ad aprile a Torino agli assoluti invernali 330.81, a luglio a Bolzano agli estivi 358.23, mentre sempre a luglio al meeting di Bolzano non hanno saltato insieme perché Timbretti aveva un fastidio muscolare al braccio (Larsen ha vinto dai dieci individuali con 429.10). Ai Mondiali a Budapest, da esordienti, erano stati decimi e quarto delle europee dietro a Gran Bretagna, Ucraina e Germania. Agli Europei di Roma si conferma il ranking continentale con i britannici Ben Cutmore e Kyle Khotari che vincono con 390.48 e gli ucraini Kirill Boliukh e Oleksil Sereda sono secondi con 388.02.

“Rispetto ai Mondiali abbiamo fatto una gara più regolare e gli errori non sono stati drastici – spiega Eduard Timbretti, 20 anni italoromeno del Blu 2006 di Torino – ma abbiamo perso pochi punti sul terzo tuffi e ancora un po’ nel quinto che ci sono costati il bronzo”.

“Ogni giorno lavoriamo per tuffarci meglio insieme – continua Andreas Larsen, 23 anni italodanese di Aniene e Fiamme Oro – e ci stiamo riuscendo. Questa gara ci sarà d’insegnamento e ci farà crescere in vista dei prossimi appuntamenti. Ho fiducia in noi”. Eduard e Andreas, insieme a Chiara Pellacani e Sarah Jodoin De Maria, hanno ancora negli occhi la gioia e l’emozione per la medaglia d’oro vinta all’esordio europeo il giorno di ferragosto. Una medaglia storica per l’Italia che ha fatto da preludio all’exploit del team azzurro guidato dal direttore tecnico Oscar Bertone.“Andreas si è caricato tutta la squadra sulle spalle e ci ha portato a quell’oro – sorride Eduard – Oggi poteva andare un pochino meglio; saltavamo per prendere una medaglia, non è facile, sapevamo di potercela fare. Ci riproveremo”.

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