Omicidio Bergamini, emergono nuovi dettagli: ispezione sul cadavere mai fatta? Gli aggiornamenti

Nuovi dettagli nel processo sulla morte di Bergamini: le parole dei medici ed il chiarimento dell'ex Procuratore

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Emergono nuovi dettagli nel processo sulla morte di Bergamini, ex calciatore del Cosenza, morto il 18 novembre del 1989 a Roseto Capo Spulico, lungo la stata 106 ionica. Bergamini aveva 26 anni e la sua morte fu attribuita in un primo tempo a suicidio: la testimonianza dell’ex fidanzata, che era insieme a lui, fu fondamentale.

Isabella Internò, infatti, dichiarò che Bergamini si fece travolgere volontariamente da un camion. Con gli accertamenti effettuati dopo la morte del calciatore, dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, è emerso però che Bergamini fu ucciso in un posto diverso da quello in cui fu trovato poi, senza vita, così l’ex fidanzata è stata rinviata a giudizio con l’accusa di omicidio volontario.

Oggi sono emersi nuovi dettagli importanti: nel processo hanno deposto Michele De Marco, che quando Bergamini morì era in servizio nella guardia medica del posto e che accorse sul posto per verificare il decesso del calciatore ed effettuò l’ispezione cadaverica; Antonio Raimondi, medico all’epoca in servizio nel pronto soccorso dell’ospedale di Trebisacce, ed il maresciallo dei carabinieri Nicola Carbone, che comandava la caserma di Trebisacce. De Marco, che nel referto stilato all’epoca parlò di “morte sopraggiunta per sfondamento toracico“, ha detto di avere toccato la carotide per constatare il battito e di avere controllato le pupille. Raimondi, da parte sua, ha detto di non avere mai eseguito l’autopsia sul corpo di Bergamini malgrado sia presente agli atti un verbale di esame autoptico in cui si parla di “arresto cardiorespiratorio e di sfondamento dell’addome e della zona pelvica“. Il maresciallo Carbone ha riferito di non ricordare chi effettuò l’ispezione esterna del cadavere di Bergamini.

A seguito di questi nuovi dettagli, dunque, il presidente della Corte d’assise di Cosenza, allo scopo di chiarire i fatti, ha disposto la deposizione in via d’urgenza dell’allora Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Ottavio Abbate, che si è svolta subito dopo.

Le parole dell’ex Procuratore

Non e’ falso il verbale dell’ispezione esterna che fu effettuata sul cadavere di Donato “Denis” Bergamini. L’ex Procuratore ha detto di non sapersi spiegare perchè uno dei due medici che sono stati sentiti neghi che ci stata l’ispezione cadaverica e perchè sul relativo verbale non ci sia la firma dello stesso sanitario. “Ciò che posso dire è che l’attività ispettiva è stata regolarmente eseguita”.

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