Olimpiadi invernali, Mass start: male Dorothea Wierer e Lukas Hofer, sorpresa Dominik Windisch

Tra delusioni e sorprese nella giornata delle Olimpiadi invernali: male Dorothea Wierer e Lukas Hofer

SportFair

Justine Braisaz-Bouchet ha vinto la medaglia d’oro nella mass start femminile alle Olimpiadi di Pechino 2022. Sull’anello di Zhangjiakou, in una gara funestata dal vento e dalle condizioni climatiche al limite con temperature abbondantemente sotto i -10 gradi, la francese ha vinto meritatamente terminando con il tempo di 40’18″0 con 4 errori. Braisaz-Bouchet ha attaccato le avversarie nel corso del quarto giro, guadagnando ben 15″ per poi tentare una serie veloce nonostante il vento, commettendo un solo errore, alla fine decisivo per la vittoria. Alle spalle della transalpina le due norvegesi Tiril Eckhoff, velocissima sugli sci ma in difficoltà nelle due serie in piedi, dove è riuscita a mantenere la lucidità e non prendersi eccessivi rischi. Discorso simile anche per la connazionale Marte Roeiseland, staccata dalla compagna nell’ultimo giro, che ha conquistato la sua quinta medaglia in questa edizione delle Olimpiadi. Quarto posto per la ceca Marketa Davidova. Ventiduesima posizione per Dorothea Wierer. La finanziera altoatesina è arrivata al traguardo con un ritardo di 3’23″0, terminando con 8 errori, due per ogni poligono.

Dorothea Wierer / Ansa
Foto di Filip Singer / Ansa

“È stata un’Olimpiade molto faticosa, molto impegnativa dalla neve lenta alle temperature e al vento. Abbiamo visto tante ragazze che hanno fatto fatica, non era semplice da gestire e siamo state anche fortunate a trovare delle gare con meno vento di quanto ci aspettassimo. Sono contenta della medaglia, però diciamo che è stata molto molto dura qua a Pechino. È andata bene, peccato per oggi che ho fatto troppi errori al poligono anche sa in pista mi sentivo bene ma due errori ad ogni poligono sono semplicemente troppi, però può capitare. È’ stato un continuo rincorrere, non era impossibile ma come detto si sentiva la stanchezza. Sono soddisfatta con la medaglia, non era facile perché c’erano molte aspettative però ho fatto delle buone gare a parte oggi. È stato il coronamento di una bellissima carriera, tutti mi chiedevano di questa medaglia individuale e ci ho veramente messo tutta me stessa ed è andata alla grande, più di così non potevo fare. Il momento più difficile è stata la staffetta mista perché ho patito tantissimo vento e freddo, non ero pronta mentalmente a queste condizioni in più la pista era difficilissima con moltissimo ghiaccio, quello è stati un inizio traumatico. Il livello è stato altissimo, con tante atlete che possono giocarsi il podio e la differenza più grossa era sui materiali che ovviamente ti davano una spinta in più. Noi eravamo nella media ma le gare si fanno molto sul poligono dove alcuni giorni abbiam lavorato benissimo, mentre altri siamo andati meno bene ma fa parte dello sport di alto livello. Il sogno di ogni atleta è quello di fare l’Olimpiade a casa, ma bisogna essere realisti non so se ci arriverò. Abbiamo ancora tre settimane di coppa del mondo in cui posso giocarmi la coppa di specialità nella mass start e vorrei ancora confermarmi nelle posizioni di vertice della classifica generale, poi a fine stagione a bocce ferme ci penserò”. 

Dominik Windisch ha colto uno splendido quinto posto nella mass start maschile sull’anello di Zhangjiakou, alle Olimpiadi di Pechino 2022. Il 32enne biathleta altoatesino, appartenente al Centro Sportivo Esercito, ha fornito una solidissima prova sugli sci unita alla precisione al poligono, con solo tre errori in condizioni di vento estreme. Un ottimo risultato considerando che mai nella storia del biathlon azzurro, un atleta era riuscito ad arrivare nei primi dieci in una mass start maschile olimpica. Windisch ha chiuso a 1’38″4, solamente 13″ dietro al campione francese Fillon-Maillet, oggi quarto.

“Sono molto contento” – il commento di Windisch – “volevo chiudere bene questa gara ma purtroppo son caduto nel primo giro, a causa di un contatto con un atleta canadese. Si è rotto anche un po’ il fucile ma fortunatamente non mi ha condizionato il tiro, però ogni colpo che ho fatto sentivo qualcosa che non andava. Son riuscito a chiudere bene, soprattutto l’ultima serie e potevo finire ancora meglio. Ho fatto un’Olimpiade abbastanza solida come risultati, purtroppo è mancata la medaglia ma come gare personali ho fatto bene. C’era speranza e finché c’è è positivo perché abbiamo lottato con i migliori. Recuperiamo bene questa settimana perché ci saranno ancora altre tre tappe di Coppa del mondo in cui dovremo sfruttare questo stato di forma, visto che gli altri sono stanchi e dovremo tener duro per far bene”. 

Medaglia d’oro al cannibale Johannes Boe, che dopo la sprint si è concesso il bis nella mass start, con una corsa all’attacco. Il norvegese ha fatto la differenza sugli sci ma anche nell’aggressività con cui ha affrontato le due serie in piedi, andando a sparare con grande decisione nonostante il forte vento, chiudendo in 38’14″4 con 4 errori. Argento allo svedese Martin Ponsiluoma, indietro di 40″3 bravo a sfruttare la precisione al poligono con soli due errori. Al terzo posto l’altro norvegese Vetle Christiansen, perfetto all’ultimo poligono dove ha trovato lo zero, riuscendo così a scavalcare Fillon Maillet e mantenere il vantaggio. Ventisettesimo posto per Lukas Hofer, in una prova condizionata dai sei errori al poligono.

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