Incontri di boxe truccati alle Olimpiadi di Rio 2016: la clamorosa indagine che conferma i dubbi di Clemente Russo

McLaren scuote il mondo della boxe: incontri di pugilato manipolati alle Olimpiadi di Rio 2016, tra le 'vittime' del meccanismo anche l'italiano Clemente Russo

SportFair

Notizia clamorosa dal mondo della boxe! Da un’indagine condotta dal professor Richard McLaren sugli incontri disputati alle Olimpiadi di Rio 2016 è emerso che diversi match, da 7 a 11, sono stati truccati. Il Guardian ha spiegato che fu McLaren a far scoppiare il caso, scoprendo questo nuovo meccanismo di favoritismo: i paesi post-sovietici, in particolar modo, che ‘compravano’ l’Aiba.

L’Azerbaigian concesse per primo un prestito di 19 milioni di dollari all’International Boxing Association per avere dei match manipolati a suo favore già a Londra 2012. Quattro anni dopo, a Rio, anche la Mongolia adoperò lo stesso meccanismo, offrendo 250 mila dollari per truccare una semifinale dei Giochi Olimpici.

Tra le vittime di questo meccanismo anche Clemente Russo, che sin da subito, dopo la sua sconfitta a Rio, aveva espresso dubbi. Nella sua indagine McLaren ha scoperto che a Rio era stata formata addirittura una squadra di arbitri e giudici che usavano segnali a bordo ring e sitruivano i colleghi ogni mattina sui match e su chi avrebbe dovuto vincere.

Tra i corrotti anche due alti funzionari dell’Aiba “attori chiave nel permettere la manipolazione”. McLaren fornirà ulteriori rapporti il prossimo mese e a marzo del 2022.

 

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