Problemi al motore per la Mercedes a Zandvoort, Hamilton nasconde la preoccupazione: “dovremo inseguire”

Lewis Hamilton ha parlato dopo la conclusione della seconda sessione di prove libere, ammettendo di essere in ritardo a causa del problema alla power unit

SportFair

Non proprio un venerdì da ricordare per Lewis Hamilton a Zandvoort, sede del GP d’Olanda, dove il pilota della Mercedes ha dovuto fare i conti con un cedimento della propria power unit nel corso delle FP2. Dopo aver chiuso al comando la sessione mattutina, il campione del mondo ha dovuto accostare la sua monoposto quando erano trascorsi solo sei minuti dall’inizio del run pomeridiano. Il suo ingegnere di pista Peter Bonnington gli ha immediatamente suggerito di spegnere la vettura, essendo i parametri dell’olio piuttosto anormali.

Hamilton
Foto di Koen Van Weel / Ansa

Nessuna preoccupazione

Niente ansie per Hamilton al termine della sessione, come confermato dallo stesso pilota davanti ai media: “abbiamo perso potenza e mi hanno detti di fermarmi. Non è la fine del mondo. È stato bellissimo vedere tutto questo pubblico, c’è grande energia che proviene dagli spalti. Stamattina ho potuto girare solo 20 minuti, questo pomeriggio dieci. Questo mi costringe a inseguire, ma Valtteri è sembrato molto competitivo. Dovrò recuperare domani. Le sensazioni erano buone, ma ho girato troppo poco per capire se stavamo seguendo la strada giusta. Per fortuna Valtteri ha avuto una sessione pulita, senza problemi”.

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