Le Olimpiadi di Tokyo sono terminate da qualche giorno ma ovviamente non si fa altro che parlare ancora delle imprese degli atleti di tutto il mondo. Tra le più clamorose c’è la vittoria, oltre quella di Jacobs nei 100 metri, degli azzurri della staffetta 4×100 che hanno sconfitto di pochissimo, al fotofinish, la Gran Bretagna.
Sono proprio i britannici ad essere finiti nella bufera: Chijindu Ujah, primo staffettista della Gran Bretagna, è finito sotto indagine per una violazione antidoping. Questa clamorosa novità potrebbe far perdere alla Gran Bretagna l’argento olimpico.
Nel campione di Ujah, controllato subito dopo la staffetta, sono state trovate tracce di ostarina, un anabolizzante simile al testosterone nei suoi effetti.
Solo due giorni dopo la staffetta a Tokyo è stata riscontrata la violazione e adesso si attende di capire come procederà il caso: l’atleta britannico sicuramente chiederà le controanalisi ma al momento è sospeso in via cautelare.
Se Ujah non richiederà le controanalisi oppure la positività venisse confermata, allora sarà la Divisione Antidoping del Tribunale dello Sport a prendere il caso e decidere sulle sanzioni del britannico, che rischia di far perdere a tutti i suoi compagni l’argento, come da regolamento.