L’Italia del BMX, all’inizio del nuovo quadriennio olimpico, entra nella storia di questa disciplina con il titolo mondiale di Marco Radaelli, che tra gli juniores domina in volata una finale nella quale Matteo Tugnolo, già vice campione europeo a Zolder, chiude la quarto posto. Alla vigilia del Mondiale di Papendal, il CT Tommaso Lupi aveva ricordato come questo gruppo di juniores fosse competitivo e in grado di sbocciare prima o poi. Solo la pandemia, lo scorso anno, con lo stop dell’attività, aveva impedito di raccogliere già qualche risultato importante a livello internazionale. Aver portato in finale due azzurri e un titolo mondiale dimostra quanto questa previsione fosse veritiera. Solo 24 ore fa un quarto posto nella categoria cadetta avrebbe avuto il sapore di una vittoria; la giornata invece si chiude con un titolo iridato che dà slancio e entusiasmo a tutto il movimento e premia il lavoro di questi anni, a dimostrazione che la qualificazione alle Olimpiadi è stato solo il primo passo verso un rilancio di questa specialità. Non c’è sicuramente modo migliore per ripartire e per programmare il prossimo quadriennio.
La gara
Oggi Marco Radaelli, già campione europeo cruiser nelle categorie giovanili, ha interpretato al meglio la stupenda e veloce pista di Papendal. Ha vinto con autorevolezza le tre run della sua manche, volando ai quarti in compagnia degli altri due azzurri che rappresentano il futuro di questa specialità: Matteo Tugnolo e Leonardo Cantiero. Cantiero si ferma alle semifinali, uscendo di pista durante la seconda linea. In finale giungono Tugnolo e Radaelli, in compagnia del favorito, il neozelandese Bearman, dei francesi Rousseau, Carlier e Geisse, dell’americano Polk, del finlandese Lindberg. In finale partono subito in testa il neozelandese e il francese Rousseau, bene Tugnolo e Radaelli. Alla prima curva il 18enne di Garlate entra all’interno e prende la ruota del francese. All’inizio della terza linea il neozelandese, forse troppo sicuro di se, sbanda e perde la testa, lo superano il francese e l’azzurro che nel finale esprime il massimo sforzo e supera l’avversario.
Le reazioni
Arrivano per Radaelli i complimenti del Presidente FCI, Cordiano Dagnoni: “alle Olimpiadi avevamo capito che c’era da lavorare per migliorare e questo successo conferma comunque che abbiamo gli uomini su cui puntare per il futuro e sperare di far bene a Parigi 2024- Radaelli lo avevo incontrato alla Coppa Europa di Verona e sicuramente si tratta di un atleta prestante. La nuova generazione sta crescendo bene ed il risultato di squadra è impreziosito dal 4° posto di Tugnolo che sancisce il valore del gruppo”. Chiude gli interventi il Presidente del settore fuoristrada, Massimo Ghirotto: “posso affermare che questo è un successo del lavoro del CT Tommaso Lupi, non a caso avevamo ottenuto la qualifica olimpica a Tokyo2020 con Giacomo Fantoni. Nei giorni scorsi ero stato al Centro Federale di Verona ed avevo notato che c’era molta fiducia per il Mondiale, ma anche scaramanzia, e quindi si è tenuto un profilo basso”.