Italia-Inghilterra, la curiosa rivelazione di Jorginho: “il rigore sbagliato in finale? Era tutto organizzato”

Jorginho ha parlato del rigore sbagliato contro l'Inghilterra in finale, scherzandoci su e rivelando ironicamente come fosse tutto organizzato con Donnarumma

SportFair

In semifinale è diventato l’eroe azzurro per il rigore decisivo segnato contro la Spagna, in finale invece ha sbagliato dagli undici metri al cospetto di Pickford venendo poi salvato dalle manone di Gigio Donnarumma. A pensarci adesso è facile scherzarci su, ma quei momenti per Jorginho sono stati davvero complicati, prima della liberazione arrivata per l’errore di Saka. Intervistato da SportTv, emittente brasiliana, il centrocampista dei Campioni d’Europa ha rivelato: “il rigore sbagliato? Era tutto organizzato, sapevo che Donnarumma l’avrebbe parato. Io do sempre tutto quello che ho per la squadra, ma purtroppo a volte non basta. Ho finito per sbagliare il rigore, e in quel momento mi è caduto il mondo addosso, perché volevo regalare la vittoria all’Italia. Per fortuna abbiamo questo fenomeno in porta che mi ha salvato“.

Jorginho
Foto di Carl Recine / POOL / Ansa

La scelta di giocare per l’Italia

Nato in Brasile ma cresciuto in Italia, Jorginho ha poi spiegato i motivi che lo hanno spinto a scegliere la maglia azzurra: “ho anche giocato nell’U21 per l’Italia. Non appena mi è arrivata la chiamata, ho accettato subito. Onestamente vedevo la nazionale brasiliana come qualcosa di lontano. Sono cresciuto in Italia e l’Italia mi ha aperto delle porte. Insomma, onestamente non ci ho pensato due volte. Dopo l’Under 21, avevo giocato con la Nazionale maggiore azzurra solo amichevoli. A novembre 2017 arrivò la convocazione per lo ‘spareggio’ mondiale con la Svezia ma in quel periodo mi aveva cercato anche il Brasile. Edu Gaspar, ex coordinatore della nazionale verdeoro, mi aveva detto: ‘Jorge, stiamo pensando di chiamarti, ma non posso garantire nulla. So che è difficile, parla con la tua famiglia’. E tutto si è complicato. Era il mio sogno d’infanzia giocare col Brasile. Ma sentivo che l’Italia aveva bisogno di aiuto, si giocava quella partita fondamentale con la Svezia. E quando ho avuto bisogno di aiuto, l’Italia mi ha aiutato, mi ha abbracciato e mi ha aperto le porte. Non mi sentivo a mio agio a voltarle le spalle. Il mio cuore ha detto ‘No, l’Italia ha bisogno di te’. Quindi ho fatto quella scelta e sinceramente ne sono molto contento“.

Donnarumma
Foto di Laurence Griffiths / POOL / Ansa

Il Pallone d’Oro

Tra i principali candidati per la vittoria del Pallone d’Oro, Jorginho ha espresso il proprio pensiero anche su questo argomento: “viviamo per i sogni. Ma sarò abbastanza onesto: dipende dai criteri che portano ad assegnarlo. Se parliamo di talento, sono consapevole di non essere il migliore al mondo. Se invece si sceglie in base ai titoli, be’, nessuno ha vinto più di me in questa stagione. Come mi confronterò con Messi, Cristiano Ronaldo o Neymar? Loro hanno caratteristiche completamente diverse dalle mie, ma ripeto, dipende dai criteri“.

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