Olimpiadi, in Giappone uscite vietate. Nibali e compagni segregati in hotel: “Ci hanno rincorso, presi dalle orecchie e rimessi a cuccia”

Il ct Davide Cassani ha raccontato questi primi giorni di soggiorno a Tokyo della Nazionale Italiana di ciclismo, rivelando anche un curioso particolare riguardo l'organizzazione

SportFair

La Nazionale Italiana di ciclismo è arrivata a Tokyo da qualche giorno ormai per partecipare alle Olimpiadi, che scatteranno il prossimo 23 luglio. Allenamenti intensi per gli uomini a disposizione del ct Davide Cassani, costretti però a rimanere chiusi in hotel durante il tempo libero senza poter uscire nemmeno per una passeggiata. A rivelarlo è proprio il commissario tecnico azzurro, all’interno di un post pubblicato sui propri canali social in cui ha svelato un curioso aneddoto verificatosi in questi giorni: “questa è la nostra squadra alle Olimpiadi. Vincenzo Nibali, Gianni Moscon, Giulio Ciccone, Damiano Caruso, Alberto Bettiol. Siamo alloggiati a circa 100 km da Tokyo, sul lago Yamanaka, a 1000 metri di altitudine. È la nostra prigione dorata in Giappone quindi fuori dalle polemiche e dai rumori della grande città. L’ albergo è molto confortevole ed è una fortuna perché non ci è dato di uscire se non per gli allenamenti. Ieri abbiamo cercato di farci una corsetta ma ci sono venuti a prendere per le orecchie e ci hanno rimesso a cuccia. Non scherzo, ci hanno rincorso e ordinato di tornarcene in hotel, naturalmente abbiamo obbedito”.

Il percorso olimpico

Il ct Cassani poi si è soffermato sul percorso olimpico che i corridori dovranno affrontare, partendo però dalla… cucina: “abbiamo con noi Mirco, cuoco che ci siamo portati dall’Italia ed è davvero un fenomeno. Oggi siamo usciti alle 10 e siamo andati alla scoperta degli ultimi 150 km. Che caldo… e che salite, soprattutto l’ultima: Mikune Pass, pendenze anche al 15%, farà molto male anche se dalla vetta mancheranno ancora 33 km. Anche il Mont Fuji non è male: 14 km al 7% e finalmente siamo riusciti a salire in bici perché normalmente questa strada è vietata sia ai pedoni che ai ciclisti (c’è il casello per pagare il pedaggio). Come dicevo il caldo è asfissiante e sicuramente sarà un problema per tanti. Ieri abbiamo visto la prima salita, oggi la seconda e la terza, domani vedremo gli ultimi 5 km, quelli dell’autodromo e avremo 3 giorni per ripassare il tutto. Si, dobbiamo studiare e anche tanto”.

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