Cosa rischia la donna che ha causato la caduta al Tour de France? Dalla pena pencuniaria all’incubo carcere

La donna che ha causato la caduta nel corso della prima tappa del Tour de France rischia fino ad un anno di carcere ma solo se fosse Jasha Sütterlin a denunciarla

SportFair

La Gendarmerie del Dipartimento di Finistère continua a dare la caccia alla donna che, nel corso della prima tappa del Tour de France, ha causato la caduta di ben 80 corridori.

maxi caduta tour de france A scatenare l’incidente è stato il cartellone esposto dalla signora a bordo strada, a causa del quale Tony Martin ha perso l’equilibrio e trascinato già con sé i colleghi. La donna, probabilmente una cittadina tedesca in vacanza in Bretagna, è al momento introvabile per questo motivo l’ASO, gli organizzatori del Tour de France, ha sporto denuncia contro ignoti, non conoscendo l’identità della signora.

Cosa rischia la donna che ha causato l’incidente

Foto di Anne-Christine Poujoulat / POOL / Ansa

Stando a quanto riferito dall‘Equipe, la signora verrà incriminata per “lesioni involontarie con invalidità non superiore a tre mesi per violazione (come dovrebbe essere il caso dei ciclisti colpiti dalla caduta) non deliberati da un obbligo di sicurezza o prudenza“. Un reato che tiene conto anche delle ferite riportate in seguito all’incidente, dunque la Gendarmeria accuserebbe la signora al pagamento di 1500€ euro di multa. Se una denuncia dovesse provenire da Jasha Sütterlin (unico a ritirsarsi dopo la caduta, le cose cambierebbero, in peggio, per la signora. L’articolo 222-20 del codice penali attribuisce alla signora la responsabilità penale per il ritiro del corridore, prevedendo nei confronti della donna una pena massima di un anno di reclusione oltre ad una multa di 15 mila euro.

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