Roland Garros, l’annuncio di Naomi Osaka: “non farò conferenze stampa, ledono la salute mentale”

Naomi Osaka ha annunciato che non parteciperà alle conferenze stampa del Roland Garros perché ledono la salute mentale degli atleti

SportFair

Naomi Osaka ha deciso che non parteciperà a nessuna conferenza stampa organizzata durante il Roland Garros, motivando la sua decisione in maniera piuttosto curiosa.

Foto di Dave Hunt/ Ansa

La numero 2 del ranking WTA ha sottolineato che non si presenterà davanti ai giornalisti nel corso dello Slam parigino, perché tali incontri ledono la salute mentale seppur organizzati da remoto per via del Covid. Una scelta alquanto singolare, che potrebbe costare alla giapponese pesanti multe che lei stessa ha intenzione di devolvere in beneficenza.

L’ammissione di Naomi Osaka

Naomi Osaka
Foto di Ettore Ferrari / Ansa

Nessuna remora per la tennista giapponese, che durante il Roland Garros dunque non apparirà mai davanti ai giornalisti: “ciao a tutti. Spero stiate bene. Sto scrivendo questo messaggio per dire che non farò nessuna conferenza stampa durante il Roland Garros. Spesso ho avuto la sensazione che le persone non abbiano il minimo riguardo verso la salute mentale degli atleti e questo si palesa quando vedo una conferenza o vi prendo parte. Spesso stiamo lì seduti a ricevere domande che ci sono già state fatte parecchie volte in precedenza, o domande che alimentano dubbi nella nostra mente, e io non voglio essere soggetto di interazioni con persone che dubitano di me. Ho visto molti video di atleti che si abbattono dopo una sconfitta in sala stampa e so che anche voi li avete visti. Mi sembra che questa situazione significhi infierire su una persona che è già in difficoltà, e non ne capisco il motivo. Nella mia scelta di non fare conferenze non c’è niente di personale contro il torneo. Ci sono un paio di giornalisti che mi hanno intervistata sin da quando ero giovane o ho un rapporto di amicizia con molti di loro. Tuttavia, se gli organizzatori pensano di poter continuare a dire ‘fai le conferenze oppure verrai multata’, continuando a ignorare la salute mentale degli atleti che è la parte centrale delle loro attività, allora io mi farò una bella risata. Ad ogni modo, io spero che l’ingente somma per la quale verrò multata a causa di questa scelta vada a un’organizzazione benefica sulla salute mentale”.

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