Romelu Lukaku e Lautaro Martinez, la coppia gol simbolo del 19° Scudetto dell’Inter, sono i protagonisti di un nuovo speciale disponibile su DAZN a partire da sabato 15 maggio. Inarrestabili in campo, è la prima volta che il belga e l’argentino si concedono insieme davanti alle telecamere.
Di seguito alcuni dei passaggi più interessanti della doppia intervista in cui, con la spensieratezza e l’alchimia che li contraddistingue, i gemelli del gol nerazzurri raccontano la strada verso lo Scudetto, parlano del loro rapporto e delle dinamiche di spogliatoio con il mister Antonio Conte e i compagni di squadra.
I virgolettati di Romelu Lukaku e Lautaro Martinez sono estratti dall’intervista esclusiva disponibile su DAZN dal 15 maggio.
UNA COPPIA VINCENTE: LA LULA
Lautaro: “Quando Romelu è arrivato io ero all’Inter già da un anno. Il primo giorno che l’ho incontrato mi ha detto: ‘Ti farò segnare un sacco di gol’. Da lì è cominciato tutto“.
Lukaku: “Quando ho visto Lauti per la prima volta c’era anche suo padre. Gli ho detto: ‘Tra due anni io e tuo figlio vinceremo qualcosa insieme’. Noi lavoriamo per la squadra. Se mi rendo conto che lui è più caldo, mi metto da parte e lo cerco sempre“.
LA STRADA VERSO LO SCUDETTO
Lukaku: “Per me la partita dove abbiamo iniziato il percorso verso lo Scudetto è stata quella contro il Sassuolo. Lì abbiamo cambiato il modo di giocare e cominciato ad essere più compatti. Giocavano Lauti e Alexis, io ero in panchina, ma ho capito subito che la squadra era davvero unita. Dopo aver battuto la Juventus dovevamo ancora giocare contro Milan, Atalanta e Lazio. Rispetto alla scorsa stagione abbiamo vinto molti più scontri diretti: abbiamo dimostrato di essere più forti. Dopo la vittoria contro l’Atalanta mi sono detto: ‘Ok, è finita. Ci siamo per lo Scudetto’. Non potevo dirlo, ma l’ho pensato subito. Nella settimana pre-derby ci siamo allenati a un livello altissimo. Ho detto a Lauti: ‘Questa partita non la perdiamo mai, è impossibile’. A chi era rivolta la mia esultanza? In settimana avevo parlato con il Mister e ci avevamo scherzato su“.
Lautaro: “Dopo la sconfitta contro il Milan e l’uscita dalla Champions abbiamo cambiato tanto la testa e il modo di lavorare perchè volevamo davvero vincere qualcosa. Alla fine pensavo che saremmo arrivati tutti più vicini in termini di punti, non immaginavo certo questa differenza. Tutto questo è incredibile anche per me, visto che sono sempre arrivato secondo…“.
LA LULA E I COMPAGNI
Achraf Hakimi
Lautaro: “È un personaggio, all’inizio ha faticato un po’ (ride, ndr), ma ora si è integrato alla grande. Sta imparando l’italiano, si allena al massimo. È diventato molto importante“.
Nicolò Barella
Lukaku: “È la voce della squadra. Nicolò parla sempre. Io e lui litighiamo ogni giorno. A colazione andiamo d’accordo, poi appena ci avviamo verso il campo per l’allenamento cominciamo a stuzzicarci. Siamo un po’ pazzi. Abbiamo bisogno di questo perchè ci dà energia. Ogni squadra ha bisogno di giocatori pronti ad andare in guerra e noi di giocatori così ne abbiamo tanti“.
Matteo Darmian
Lautaro: “Matteo è un professionista, si allena sempre bene. Gioca a destra, a sinistra…Se glielo chiedi fa anche il portiere. Ragazzi come lui sono importanti nella squadra“.
Christian Eriksen
Lukaku: “Un artista. Mi ricordo il primo allenamento che ha fatto qui. Ha fatto due gol pazzeschi da fuori area. Io ho stoppato l’allenamento e ho detto ‘Mister, va beh dai, possiamo fermarci qui’”.
ANTONIO CONTE
Lautaro: “Vuole migliorare ogni giorno, anche adesso. Abbiamo già vinto lo Scudetto, ma lui continua ad essere carico per le prossime partite. Ci bacchetta entrambi. Anche quando l’arbitro dà il recupero e la partita sta finendo lui urla: ‘Dai che è iniziata la partita, sveglia’“.
Lukaku: “A livello umano anche lui quest’anno è cresciuto. Quando sente la fiducia del gruppo dà ancora di più“.