Il caso Lara Lugli va in archivio, decisivo l’intervento del presidente Manfredi: “la questione è risolta”

Si è chiuso definitivamente il caso Lara Luglio, il presidente della FIPAV è intervenuto per mediare tra le parti e mandare in archivio la vicenda

SportFair

Va in archivio il caso Lara Lugli, atleta citata in giudizio dal suo ex club (ASD Volley Pordenone) per aver concluso anzitempo la stagione a causa di una gravidanza, purtroppo non andata poi a buon fine.

La giocatrice aveva chiesto alla sua società il pagamento dell’ultima mensilità prima di iniziare il periodo di maternità, vedendosi intentare causa per aver risolto anticipatamente il contratto. La questione è stata risolta a distanza di due mesi grazie all’intervento di Giuseppe Manfredi, presidente della Federazione Italiana Pallavolo, riuscito a mediare tra le parti e a far calare il sipario sulla vicenda.

La nota del presidente

Questo il comunicato diffuso in serata dalla FIPAV in cui vengono riportate le parole di Manfredi: “con grande soddisfazione comunico che la vertenza tra la ASD Volley Pordenone e Lara è stata positivamente risolta. Colgo l’occasione per ribadire che è assolutamente inaccettabile considerare la maternità quale giusta causa di risoluzione contrattuale imputabile a una futura mamma. Posso inoltre anticipare che nel prossimo Consiglio Federale sarà proposta la costituzione di una Commissione Pari Opportunità, finalizzata in primo luogo, al monitoraggio, la promozione e il sostegno dei diritti delle atlete. Crediamo sia doveroso da parte della nostra Federazione, che rappresenta lo sport più praticato dalle bambine e ragazze in Italia, tenere accesi, in modo deciso, i riflettori su queste tematiche quali la tutela della maternità, il rientro in campo, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Tra le prime azioni, già in esame, al fine di sostenere il diritto alla maternità, si sta pensando di costituire un fondo integrativo di sostegno a quello già esistente presso il Dipartimento per lo Sport – Presidenza del Consiglio dei Ministri“.

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