“Ho visto il corpo dilaniato di Kobe Bryant, offro da bere a tutti”, l’ultimo oltraggio alla memoria del Mamba

Le foto del corpo di Kobe Bryant hanno fatto il giro del dipartimento di Los Angeles, un agente le ha addirittura fatte vedere a un barista che ha offerto da bere a tutti

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Una vicenda agghiacciante, una situazione su cui è impossibile soprassedere. I protagonisti sono i poliziotti e i pompieri che sono intervenuti sul luogo in cui è morto Kobe Bryant e la figlia Gianna, venuti a mancare il 26 gennaio 2020 insieme ad altre sette persone a causa di un terribile incidente in elicottero.

Foto di James Anderson / Ansa

Coloro che avrebbero dovuto tenere lontani tifosi o semplici curiosi, hanno invece oltraggiato il corpo del Mamba e della figlia, scattando fotografie ai loro corpi dilaniati e condividendole con gli altri colleghi del dipartimento. Una vicenda terribile che la vedova Vanessa Bryant ha portato davanti a un giudice in tribunale, facendo causa al dipartimento di polizia di Los Angeles. Lo sceriffo Alex Villanueva aveva assicurato alla famiglia il massimo della privacy, salvo poi essere ‘tradito’ dai suoi uomini, colpevoli di aver fotografato i corpi e aver fatto girare le immagini.

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Il barista

Foto di David McNew / Ansa

A spingere Vanessa Bryant a far causa al dipartimento di polizia di Los Angeles è stato un video, registrato da una telecamera di sorveglianza di un bar di Norwalk. Nelle immagini si nota uno dei poliziotti intervenuti sul luogo dell’incidente in cui hanno perso la vita Kobe e la figlia Gianna, intento a bere un drink e a mostrare le foto dei corpi senza vita del Mamba e di Gigi al barista e ad altre persone. “Hey! Ho appena visto le foto di Kobe Bryant morto. Da bere per tutti” si vanta il barista ad alta voce, confermando come in quello smartphone ci siano le foto del corpo dell’ex stella dei Lakers.

Foto di Etienne Laurent / Ansa

Vanessa ha chiesto i nomi dei poliziotti che hanno fatto girare le foto, ma lo sceriffo Villanueva ha finora preferito evitare di diffonderli per non esporre ulteriormente alla gogna mediatica i propri uomini. La vedova Bryant però non sembra voler scendere a patti, tentando in tutti i modi di farla pagare a quegli agenti che hanno tradito la sua fiducia.

Le foto 

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Foto di Paul Buck/ Ansa

Sono centinaia le foto scattate al corpo dilaniato di Kobe Bryant sul luogo dell’incidente mortale, l’autore è uno dei poliziotti assegnato al luogo dell’incidente, che ne avrebbe prodotte più di cento per poi iniziare a inviarle ai colleghi del dipartimento. In meno di 48 ore, tutti gli uomini dello sceriffo Villanueva hanno visto le immagini del corpo di Kobe Bryant e della figlia, così come anche diversi pompieri del distretto di Los Angeles. Alcuni poliziotti le avrebbero mostrate anche ad alcuni civili accorsi sul posto, mentre un altro agente le avrebbe addirittura inviate ad un compagno di gioco ai videogame. Il comportamento peggiore è quello dell’allievo poliziotto del bar di Norwalk, da cui poi è partita la causa intentata da Vanessa Bryant. Un comportamento meschino e oltraggioso nei confronti della memoria di Kobe e della figlia Gianna, che Vanessa Bryant non ha nessuna intenzione di perdonare.

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