Coronavirus, pessime notizie in Italia: la mortalità della seconda ondata è aumentata del 60%

Secondo uno studio effettuato da un matematico italiano, la mortalità per Coronavirus in Italia nella seconda ondata è aumentata del 60% rispetto alla prima

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L’emergenza Coronavirus si è notevolmente attenuata in Italia, i casi giornalieri rimangono bassi e gli ospedali continuano a svuotarsi.

Foto di Etienne Laurent / Ansa

Tuttavia, c’è una notizia negativa emersa dall’analisi condotta dal matematico Giovanni Sebastiani, di stanza all’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). Secondo questo studio, la mortalità per Coronavirus in Italia nella seconda ondata è aumentata del 60% rispetto alla prima, mentre la letalità è rimasta invariata.

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La differenza tra mortalità e letalità

Foto di Ansa

Tra mortalità e letalità del Coronavirus c’è differenza: la prima infatti indica il rapporto tra i decessi e il totale della popolazione, mentre la seconda è la percentuale dei morti sul totale dei nuovi positivi. La mortalità è aumentata, mentre la letalità è rimasta invariata nel confronto tra prima e seconda ondata. In quest’ultima infine “si è consolidata la disomogeneità spaziale della mortalità che vede concentrate al Nord le regioni-province autonome con valori al di sopra della media nazionale, ma è diminuita la differenza quantitativa tra Nord e Sud“.

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