La situazione a Melbourne è molto delicata, dall’8 al 21 febbraio sono in programma gli Australian Open ma ben 72 tennisti al momento sono in isolamento nelle proprie camere d’albergo.

Il motivo riguarda i contatti avuti sul volo per arrivare in Australia, dove sono state evidenziate alcune positività che hanno spinto gli organizzatori a mettere in isolamento un numero esagerato di giocatori. Quest’ultimi non possono né uscire e né allenarsi, una situazione scomoda che ha esacerbato gli animi.
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Privilegi ai top-3

Sulla questione è intervenuto Salvatore Caruso, il quale si è soffermato ai microfoni di Ubitennis sui privilegi garantiti ai top-3: “c’è stata una grossa lotta per i privilegi dei top-3, perché sono privilegi importanti. Siamo tutti sulla stessa barca e dovremmo avere le stesse possibilità di preparare uno Slam. Queste cose non dovrebbero accadere. Non credo sia un problema di posti, hanno hotel interi a disposizione, semplicemente hanno voluto dare dei privilegi. Non è leale nei confronti degli altri giocatori e soprattutto di quelli che non si alleneranno per niente”.
Il boicottaggio

Salvatore Caruso poi ha parlato anche della possibile ipotesi ‘boicottaggio’: “è la nostra unica arma, ma mettere d’accordo tutti è difficile perché siamo cento teste. Poi abbiamo tanto da perdere dopo essere venuti qua: ci vorrebbe coraggio a fare una cosa del genere, ma ovviamente dovremmo farlo tutti. Se lo fa soltanto la metà dei giocatori non ha più senso“.