Jorge Lorenzo non ci sta, il maiorchino ha ammesso di essere completamente estraneo all’inchiesta ‘Red Charisma‘, portata avanti dall’Audiencia Nacional spagnola per i reati di evasione fiscale e riciclaggio di denaro sporco.
Il nome dell’ex tester Yamaha è finito al centro di questa inchiesta, ma Lorenzo ha voluto immediatamente fare chiarezza con una nota apparsa sui propri canali social: “Primo: non conosco né ho mai chiesto i servigi del signor Alejandro Perez Calzada al centro dell’indagine Red Charisma. El Confidential ha già provveduto a rettificare quanto precedente pubblicato. Secondo: dal 2013 vivo e pago le tasse in Svizzera. Le autorità svizzere difendono questo mio status e conoscono alla perfezione la composizione dei miei asset. Non c’è nulla di opaco. Terzo: per quanto concerne l’erario spagnolo ho già pagato tutto quello che mi era stato richiesto. Tuttavia, i miei avvocati non sono d’accordo sul fatto che io venga tutt’ora inquadrato in qualità di contribuente spagnolo a livello fiscale. I miei legali hanno già chiesto che mi venissero restituiti i soldi relativi a tasse non giustificate dato che pago le tasse in Svizzera”.
L’inchiesta ‘Red Charisma’
L’indagine che sta portando avanti l’Audiencia Nacional spagnola si chiama ‘Red Charisma’ e, oltre a Jorge Lorenzo, coinvolge anche altre persone. Per quanto concerne l’ex pilota di MotoGp, quest’ultimo avrebbe fatto passare il proprio denaro da conti aperti ad Andorra, nel Principato di Monaco e in Svizzera dove abita attualmente. A rivelare questa inchiesta ci ha pensato il quotidiano spagnolo ‘El Confidencial’, che ha sottolineato come anche in passato Lorenzo era stato coinvolto in alcune indagini del fisco spagnolo. Nel 2019 il maiorchino era stato accusato di aver evaso 40 milioni di euro, in particolare durante la sua esperienza in Yamaha, avvenuta dal 2013 al 2016.