Non è stata una giornata semplice per la Juventus, costretta a incassare un avviso di garanzia dalla Procura di Perugia con destinatario Fabio Paratici. Il direttore sportivo bianconero è indagato per il reato di false informazioni al pm, nell’ambito dell’inchiesta per l’esame farsa sostenuto da Luis Suarez presso l’Università per Stranieri di Perugia.

Una botta difficile da digerire per la Juventus che, in caso di condanna del proprio tesserato, potrebbe incorrere in sanzioni pesanti. Lo ha ammesso all’ANSA l’avvocato Cesare Di Cintio, esperto in diritto sportivo: “le sanzioni, se viene accettata la responsabilità, hanno un ventaglio molto ampio e dipendono dalla gravità dei fatti accertati: vanno dalla ammenda sino alla esclusione dal campionato. Nel caso di specie tuttavia è prematura qualsiasi previsione dato che il procedimento è solamente in fase di indagine. Per quanto riguarda un’eventuale responsabilità in campo sportivo servirebbe avere prima contezza dell’entità delle dichiarazioni del dirigente bianconero“.
Cosa dice il codice di giustizia sportiva

L’avvocato Di Cintio poi ha indicato quella che è la norma del codice di giustizia sportiva a cui si fa riferimento in questo caso: “esiste una norma ed è l’art. 32 comma 7 del Cgs FIGC, che sanziona disciplinarmente le condotte di dirigenti e società che commettono atti volti ad ottenere attestazioni o documenti di cittadinanza falsi o comunque alterati al fine di eludere le norme in materia di ingresso e tesseramento di stranieri in Italia”. Con responsabilità diretta o oggettiva il club rischia le sanzioni da pecuniarie a penalizzazioni in classifica2.