Coronavirus, il ministro Speranza spaventa l’Italia: “pensiamo a misure ancora più drastiche a Natale”

Roberto Speranza ha spaventato gli italiani, sottolineando come le misure anti-Coronavirus potrebbero essere rese ancora più stringenti a Natale

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Nelle ultime ore si era diffusa la voce che il premier Conte potesse rivedere la norma relativa al divieto degli spostamenti inserita nell’ultimo Dpcm, che vieta il transito tra Comuni nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Roberto Speranza però ha spazzato via queste voci, anzi paventando la possibilità di rendere ancora più drastiche le misure.

Conte
Chris J Ratcliffe/Getty Images

Durante la registrazione di Porta a porta, che andrà in onda su Rai1 in seconda serata, il ministro della Salute ha ammesso: “per me le norme sono giuste e anzi personalmente mi interrogo ancora sull’idea di immaginare come possiamo ancora limitare gli spostamenti. Resto sulla linea della massima prudenza, non siamo ancora nella normalità. Resta il numero drammatico dei decessi, non possiamo assuefarci a questo numero. Sono per il rimanere prudente e per la linea del rigore. Il Natale è l’occasione buona per ridurre di più ancora i contatti, siamo vicini alla meta e sarebbe un peccato incredibile sprecare il lavoro fatto nelle ultime settimane e ripiombare, proprio tra gennaio e febbraio quando partiranno le vaccinazioni, in una nuova fase di recrudescenza”.

Linea del rigore

Coronavirus
Vittorio Zunino Celotto/getty images

Il ministro della Salute poi ha proseguito nella sua analisi, sottolineando come bisognerà stringere i denti per evitare di ripiombare nel terrore: “la linea è e resta quella della massima prudenza. Se riusciamo a reggere queste due settimane molto insidiose potremo immaginare da febbraio, con le vaccinazioni, di poter guardare con più fiducia al futuro. Servono ancora settimane di resistenza, il vaccino è la risposta vera ma le dosi non arriveranno tutte insieme. Pfizer Biontech nella primissima fase ci darà solo 3,4 milioni di dosi per 1,7 milioni di persone. Serve un ultimo sforzo, che durerà svariate settimane, e poi finalmente andremo verso una stagione diversa, riappropriandoci di tutte le nostre libertà”.

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