Coronavirus, il viceministro Sileri caustico: “i numeri impongono uno stop, andiamo incontro alla terza ondata”

Il viceministro Sileri ha messo in chiaro come di questo passo l'Italia rischia di dover fare i conti con la terza ondata nel mese di gennaio

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L’emergenza Coronavirus in Italia resta grave e le imminenti festività natalizie rischiano di renderla ancora più disastrosa. Per questo motivo il Governo ha in mente di intervenire per rendere più drastiche le misure previste all’interno del Dpcm entrato in vigore il 4 dicembre. Di questo passo, si rischia la terza ondata nel mese di gennaio, ne è convinto il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto ad ‘Agorà’ su Rai Tre per mettere in chiaro alcune questioni.

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Le parole di Sileri

Caustico il viceministro Sileri, che ha sottolineato come di questo passo l’Italia andrà incontro alla terza ondata di Coronavirus: “il numero di contagi e di morti è da stop. Io sono sempre stato per riaprire in sicurezza ma quando la strada si fa difficile bisogna rallentare e se c’è una curva fermarsi. Quindi ti fermi, prendi fiato, aggiusti quello che devi aggiustare, consenti di riprendere il contact tracing cercando di scendere a 10-15mila casi al giorno che sono più gestibili e poi riparti, riacceleri un altro po’ e ti rifermi ancora se serve. Non vedo perché dobbiamo andare incontro a una terza ondata: è inevitabile una risalita dei contagi dopo il Natale, ma un conto è una risalita gestibile, un altro conto è avere un picco”.

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