Casertana-Viterbese, il presidente D’Agostino furioso: “mi vergogno di questo calcio, la salute non conta”

Casertana-Viterbese si è giocata nonostante i padroni di casa avessero solo nove giocatori a disposizione causa Coronavirus: furioso il presidente D'Agostino

SportFair

Casertana-Viterbese si è giocata ed è terminata 0-3 a favore degli ospiti, una partita condizionata pesantemente dal focolaio di Coronavirus scoppiato all’interno della squadra campana, costretta a fare i conti con 15 giocatori positivi su 28. I padroni di casa sono stati costretti a scendere in campo con soli nove uomini e senza panchinari, andando incontro ad una sconfitta certa. Una situazione grottesca, che ha mandato su tutte le furie sia il presidente D’Agostino che l’allenatore Guidi.

Le parole del presidente D’Agostino

Interrogato a fine gara, il presidente della Casertana ha sfogato la sua rabbia: “il presidente della Viterbese mi ha chiamato alle 14:30 dicendo di non poter rinviare la partita. Mi ha parlato delle sue spese e che non poteva rischiare. E’ una questione di soldi, allora. Qui si parla della salute della gente. Noi abbiamo 15 positivi su 28 calciatori. Quando si stabilisce il focolaio? Quando in un’azienda vengono trovati dei positivi la chiudono e sottopongono tutti ai tamponi. A noi ci hanno fatto giocare. Mi vergogno”. 

Parla mister Guidi

Furioso anche Guidi, l’allenatore della Casertana: “se conta il nostro bene non bisognava scendere in campo. Non si può scendere in campo in queste condizioni. Che segnale ha dato il calcio italiano in tutto il mondo? Vedere la partita 11 contro 9 quando c’erano tutte le condizioni per rinviare la partita. Avremmo tutelato la comunità. Se la priorità è la salute di tutti, gli organi predisposti avrebbero dovuto passarsi una mano per la coscienza. Non ha più senso parlare di calcio. Abbiamo assistito a delle scene e sentito parole pessime. Sono stati anteposti gli interessi personali alla salute. Tutti abbiamo una famiglia e dei bambini”. 

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