Ha spaventato il mondo, ma era finito in una discarica: ‘nuova vita’ per lo squalo di Steven Spielberg

La riproduzione dello squalo usata nel film del 1975 è stata per quasi 20 anni in una discarica, prima che venisse trasportata nell'Academy Museum

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Sono passati quarantacinque anni dall’uscita al cinema del primo capitolo de ‘Lo Squalo’, avvincente film diretto da Steven Spielberg che ha spaventato il mondo intero.

Un successo senza precedenti, replicato poi con altre pellicole che si sono succedute nel corso degli anni. Impossibile dimenticare lo spaventoso protagonista del film, che adesso potrà essere ammirato in tutta la sua bellezza al nuovo Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles. Un esemplare a grandezza naturale, lungo quasi otto metri e pesante 500 chili, installato nel suo nuovo posto dopo una settimana di lavoro. Lo squalo adesso pende dal soffitto del terzo piano dell’edificio, rappresentando il più grande pezzo da collezione esposto al museo.

Questo il comunicato stampa dell’Academy Museum: “l’Academy Museum of Motion Pictures ha completato l’installazione di uno degli oggetti più iconici della sua collezione permanente, l’unico modello di squalo sopravvissuto in scala reale del film vincitore dell’Oscar del 1975 Lo squalo. Il modello di 7,62 metri (soprannominato “Bruce the Shark”) sarà in mostra, gratuitamente al pubblico. Il modello monumentale è la quarta, ultima e unica versione superstite del modello di squalo derivato dallo stampo originale di Jaws. La creazione del famigerato squalo meccanico, che Spielberg avrebbe chiamato “Bruce” in onore del suo avvocato, è stata affidata al direttore artistico Joe Alves, i cui schemi originali raffigurano il corpo lungo 7,62 metri, la testa da 181 chilogrammi e le mascelle larghe un metro e mezzo. La versione dell’Academy Museum, fusa in fibra di vetro per le opportunità fotografiche agli Universal Studios di Hollywood intorno all’uscita del film nel 1975, è sopravvissuta alla Universal fino al 1990, quando ha trovato la strada per la discarica della famiglia di Nathan Adlen a Sun Valley, in California. Nel 2010 è stato autenticato da Roy Arbogast, un membro della troupe degli effetti speciali del film originale Lo squalo, e nel 2016 il Museo dell’Accademia ha acquisito il modello di squalo grazie al contributo di Nathan Adlen”.


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