Nuovo Dpcm, le ultime anticipazioni sulle misure del Governo: tremano Lombardia, Piemonte e Calabria

Tra stasera e domani verrà annunciato un nuovo Dpcm che suddividerà l'Italia in zone rosse, arancioni e verdi in base al rischio

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Cresce l’attesa in Italia per il nuovo Dpcm che il Governo dovrebbe annunciare tra stasera e domani, una volta che termineranno tutte le riunioni in programma già da questa mattina.

Giuseppe Conte
Stephanie Keith/Getty Images

Le misure che verranno inserite in questo nuovo Decreto sono più stringenti rispetto a quelle di dieci giorni fa, ma la novità principale riguarda la suddivisione per fasce del territorio nazionale, suddiviso in zone rosse, arancioni e verdi. Quelle ‘rosse’ sono le zone più critiche, quelle arancioni dove il rischio è elevato e quelle verdi con un rischio basso. A decidere l’inserimento delle Regioni in queste fasce sarà il Ministero della Salute con un’ordinanza, che scavalcherà i governatori.

Zona rossa

Per quanto concerne la zona rossa, secondo Repubblica le Regioni che verranno ivi inserite sono Lombardia, Piemonte e Calabria dove ci sarà un autentico lockdown soft. Rimarranno aperte solo le industrie e le scuole fino alla prima media, mentre chiuderanno tutti gli esercizi commerciali, compresi parrucchieri ed estetisti. Farmacie e supermercati saranno aperti al pubblico come a marzo scorso.

Zona arancione

In questa fascia verranno probabilmente inserite PugliaLiguria e Campania: i ristoranti restano chiusi per tutta la giornata, mentre rimarranno aperti parrucchieri e centri estetici. Oltre quindi alla serrata dei locali, restano in vigore le regole generali.

Zona verde

In questa fascia verranno inserite tutte le altre Regioni d’Italia, con misure comunque più restrittive rispetto a quelle del Dpcm dello scorso 24 ottobre. I centri commerciali saranno chiusi nel weekend, il trasporto pubblico è dimezzato. Dopo la chiusura di cinema e teatri un altro colpo alla cultura: anche i musei restano chiusi. Alle 21 coprifuoco nazionale, si potrà uscire solo per lavoro e motivi di salute.

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