Formula 1, stesso nemico per Vettel e Leclerc in Bahrain: i piloti Ferrari temono… il deserto

I due piloti della Ferrari hanno parlato in vista del prossimo week-end di gara in Bahrain, esprimendo il proprio punto di vista

SportFair

Tutto pronto per il prossimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, il circus fa tappa in Bahrain per il primo dei due appuntamenti in programma sulla pista asiatica. I piloti della Ferrari hanno presentato il week-end parlando al sito ufficiale della scuderia, indicando lo stesso nemico da tenere d’occhio: il deserto.

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Peter Fox/Getty Images

Vettel infatti ha sottolineato come bisognerà stare attenti alle temperature e alla sabbia in pista: “il circuito di Sakhir è da sempre un test impegnativo tanto per i piloti che per le vetture. Per noi che guidiamo c’è il tema delle temperature ambientali che, sorgendo questa pista nel deserto, in certi momenti della giornata sono veramente molto elevate. Per quanto riguarda le monoposto, le caratteristiche della pista mettono in risalto le doti di trazione e costituiscono un banco di prova per i freni che sono molto stressati nell’arco del giro. Noi piloti chiamiamo questo tipo di tracciato ‘stop&go’ a causa delle continue frenate secche seguite da brusche accelerazioni. Non abbiamo mai gareggiato in Bahrain così avanti nella stagione anche se, guardando i dati delle temperature, le condizioni non dovrebbero essere troppo diverse. Abbiamo visto che la nostra vettura ha fatto dei progressi nelle ultime gare e sono curioso di verificare anche su questa pista il nostro livello di competitività“.

Leclerc
Peter Fox/Getty Images

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Leclerc: “il Gran Premio del Bahrain è una gara molto particolare, perché le caratteristiche del fine settimana fanno sì che lo scenario si modifichi continuamente. A inizio weekend la pista è sporchissima, piena di sabbia che arriva dalle zone desertiche circostanti. Man mano che si gira l’asfalto si pulisce e svela la propria abrasività che mette a dura prova le gomme. Anche luce e temperature sono in continuo cambiamento: si parte all’imbrunire, con asfalto molto caldo e il sole basso all’orizzonte, ma man mano che la gara progredisce il circuito diventa più freddo e bisogna avere la capacità di adattare la propria guida. Ho bei ricordi dello scorso anno, anche se il finale non fu ideale. Speriamo di continuare il trend delle ultime gare che ci ha visto via via più competitivi“.

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