Mistero sul focolaio di Livigno, il nuoto azzurro finisce nel caos: ma com’è arrivato il virus nel raduno?

Nel ritiro di Livigno sono stati contagiati tredici azzurri su quattordici, ma si infittisce il mistero su come possa essere arrivato il virus

SportFair

Davvero clamoroso quanto sta accadendo alla Nazionale Italiana di nuoto, costretta a fare i conti con un vero e proprio focolaio di Coronavirus. Nel ritiro di Livigno, il primo dei quattro programmati in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2021, sono ben tredici (su quattordici presenti) gli azzurri positivi tra cui anche Gabriele Detti e Simona Quadarella.

Simona Quadarella
Quinn Rooney/Getty Images

L’unico ad esser negativo è Mattia Zuin, al pari dell’intero staff tecnico presente al seguito dei nuotatori. “Siamo arrivati tutti con i test sierologici negativi – racconta il d.t. azzurro Cesare Butini – abbiamo rispettato tutti gli obblighi di distanziamento, rispettato le regole, senza nessuna vita sociale in hotel, stando sempre con la mascherina, anche durante il viaggio, tenendo conto dei protocolli in vasca e negli spogliatoi. Fino a sabato non c’è stato proprio nulla di anormale. Nessun sintomo. Avremmo dovuto stare in Bolla? Era impossibile, la piscina era quasi esclusivamente per noi. In questo momento il fenomeno del virus sta dilagando, e rischiamo di dover conviverci finché non sarà scoperto il vaccino. Sì, i nostri programmi adesso si complicano anche perché dopo l’esito del prossimo tampone, i ragazzi dovranno sottoporsi obbligatoriamente a una nuova visita di idoneità, con accertamenti più mirati sui polmoni visto che si tratta di atleti di alto livello. I tempi insomma si dilatano, e dovremo fare delle valutazioni verso i campionati italiani di dicembre”.

Gabriele Detti
Foto Getty / Paolo Bruno

In molti si chiedono come sia possibile che solo gli atleti siano positivi e lo staff tecnico no, nonostante i contatti ravvicinati. L’unico contatto con l’esterno del raduno è avvenuto venerdì, quando un membro della Wada si è presentato a Livigno per svolgere test antidoping a sorpresa su Sabbioni. L’addetto ai test peraltro è risultato negativo al tampone, dopo essere stato a contatto con un positivo in Svizzera. I nuotatori adesso dovranno stare dieci giorni in isolamento presso l’hotel in cui alloggiavano: “ne ho passate di peggio – le parole di Detti – non ho sintomi, ho solo le scatole girate perché costretto a stare 10 giorni chiuso“.

Simona Quadarella
Mark Runnacles/Getty Images

Questa invece la reazione di Simona Quadarella: “fortunatamente sto bene e non ho sintomi. Adesso come non mai mi sento ancora più solidale verso tutti coloro che hanno contratto il covid e che hanno ricominciato a lavorare per i malati e per salvaguardare il lavoro e la libertà di muoversi. Non bisogna mollare ma continuare a pensare ai propri obiettivi usando passione ed energia. Io guarirò e tornerò presto a regalarmi emozioni lasciandomi tutto questo alle spalle“.

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