Formula 1, la rivelazione di Wolff: “eravamo pronti al divieto del party-mode, ecco cosa ho detto a Horner”

Il team principal della Mercedes ha parlato del mancato utilizzo del party-mode a Monza, facendo una curiosa rivelazione

SportFair

Il divieto del party-mode in qualifica è entrato in vigore a Monza, ma il risultato non è cambiato: Mercedes davanti a tutti e avversari costretti ad inseguire.

Toto Wolff
Pool/Getty Images

Un risultato che non può che far gongolare Toto Wolff, apparso con un sorriso grande così in conferenza stampa per spiegare il modo di agire della Mercedes: “la ‘lobby’ contro la nostra modalità di qualifica ha preso corpo molto prima dell’arrivo della nuova direttiva tecnica, ed ovviamente abbiamo spostato il nostro lavoro di sviluppo in quella direzione. Oggi abbiamo visto per la prima volta come è cambiato il livello di prestazione tra le squadre e ci sono alcuni risultati interessanti. Coloro che hanno spinto al massimo per questo cambiamento non hanno mostrato grandi prestazioni. Da parte nostra il punto principale su cui ci siamo concentrati è quello di guadagnare performance in gara, ma non voglio trarre conclusioni affrettate visto che la corsa è domani. In Belgio abbiamo usato il party-mode, ma prima ci sono stati fine settimana in cui non lo abbiamo utilizzato“.

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Charles Coates/Getty Images

Wolff si è poi soffermato sulle parole di Horner, che ha sottolineato come la Mercedes preferisca Hamilton a Bottas: “ho parlato di questo a Christian e mi ha detto: ‘Perché a Spa non avete chiamato ai box Valtteri per la seconda sosta?’. E gli ho risposto che se avessimo saputo che la strategia a due soste sarebbe stata più veloce avremmo richiamato anche Lewis, quindi col senno di poi è semplice. In ogni caso se avessimo deciso per i due stop avremmo perso una posizione nei confronti di Max, quindi ci sarebbe stata l’incognita di doverlo superare in pista. Allora ho chiesto ad Horner: ‘Perché non avete fermato una seconda volta Max’ e lui mi ha risposto che non erano certi che avrebbe superato in pista Ricciardo… Bene, ciao, è esattamente la stessa situazione. Non esiste alcuna priorità di un nostro pilota rispetto all’altro, abbiamo sempre giocato in modo completamente aperto, trasparente e corretto, ed è così che continueremo a fare“.

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Mark Thompson/Getty Images

Il team principal della Mercedes infine è tornato a parlare del party-mode: “noi era importante affrontare questa nuova situazione nel modo più professionale e migliore possibile. Sentivamo nell’aria che stava arrivando una decisione di questo tipo, e quando ci è sembrato certo ci siamo detti: okay, usiamola come un’opportunità. Abbiamo una grande organizzazione, e la mentalità a Brixworth è fantastica, così hanno iniziato a lavorare su una modalità di utilizzo della power unit buona per le qualifiche ed in grado di coprire tutta la gara senza problemi. Nel complesso abbiamo perso pochissimo in termini di prestazioni in qualifica, ma abbiamo ottenuto molto nella performance in gara, potendo far girare il motore in modo più spinto. Siamo stati in grado di raggiungere questo obiettivo con molte ricerche specifiche e prove al banco. Fin qui tutto bene, ma l’ultima verifica sarà domani“.

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