Atletica, presentata la 40ª edizione del Golden Gala Pietro Mennea: soddisfazione e attesa per Alfio Giomi

Il presidente FIDAL presenta l’evento di Roma: "periodo straordinario per l’atletica italiana. Porte aperte? Richiesta per 5000 persone, attendiamo risposta"

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“Un’edizione straordinaria, in un momento straordinario dell’atletica italiana”. Con queste parole il presidente della FIDAL Alfio Giomi ha presentato il Golden Gala Pietro Mennea di giovedì 17 settembre, edizione numero 40, a sessant’anni dalle Olimpiadi di Roma 1960. Crippa, certamente, e il suo record di ieri sera nei 5000 metri a Ostrava, è l’immagine più nitida dell’atletica azzurra che si prepara a misurarsi a viso aperto con il resto del mondo sulla pista e sulle pedane dell’Olimpico.

“Non è un momento normale per il nostro movimento – sottolinea il presidente Giomi – ieri pomeriggio ho ricevuto una serie infinita di messaggi che mi parlavano del risultato di Fabbri, poi lo straordinario record di Crippa, poi il 5,82 di Stecchi. Così ci presentiamo a questo Golden Gala. Ma è importante ripercorrere il cammino che abbiamo fatto: ricordate cos’era l’Italia l’8 aprile? Ecco, noi abbiamo presentato in quella data il primo disciplinare per la riapertura dei campi e la ripresa delle attività. Quello è il punto di riferimento che ci ha consentito di organizzare gli Assoluti, un circuito di meeting, i campionati giovanili in piena sicurezza e ora il Golden Gala”.

Con la speranza che l’appuntamento dell’Olimpico, tappa italiana della Wanda Diamond League con un cast stellare nonostante il 2020 segnato dal Covid, sia almeno parzialmente porte aperte: “Abbiamo presentato un piano dettagliatissimo per la presenza di poco meno di 5000 spettatori – spiega il presidente Giomi – e attendiamo risposta da chi di dovere: da parte nostra c’è la consapevolezza di avere lavorato al meglio per riaprire al pubblico e siamo fiduciosi. Abbiamo già tantissime richieste di appassionati che non vogliono mancare”. Altri due annunci dal presidente Giomi, che ha ringraziato Sport e Salute e CONI per il fondamentale sostegno, sia per il Golden Gala che per la candidatura di Roma agli Europei 2024: “Il 17 settembre saranno con noi il presidente di World Athletics Sebastian Coe e il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. E all’atleta che otterrà il miglior risultato tecnico verrà assegnato il Memorial Primo Nebiolo. La sua genialità ha fatto sì che si incontrasse qui tutta l’atletica mondiale”.

Dal lato tecnico, è stato il meeting director Luigi D’Onofrio a fornire le ultimissime news, con due gustose anticipazioni di quello che potrà accadere, oltre a quanto già confermato: “È molto probabile la presenza del norvegese Karsten Warholm e del primatista del mondo dei 400 metri Wayde Van Niekerk. Sin dal primo giorno siamo rimasti fermi sulla volontà di allestire un meeting tradizionale, senza format o iniziative particolari, e ci stiamo riuscendo. Posso dire che avremo moltissimi degli atleti ‘in circolazione’, cioè di quelli che hanno scelto di gareggiare nonostante le difficoltà del 2020”.

Nella conferenza stampa di stamattina a Roma, all’Olimpico, il presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli, co-organizzatore dell’evento insieme a FIDAL, ha espresso i valori del Golden Gala: “Lo sport va avanti, questo è il messaggio che parte – le sue parole -. Questa quarantesima edizione può veicolare il valore dell’Italia, di Roma e del made in Italy nel mondo. È importante che passi il segnale di ripartenza di tutto lo sport, non soltanto del calcio. La Rai, che tutti ringraziamo, ci supporterà nel promuovere l’evento”. Il presidente del CONI Giovanni Malagò ha rimarcato lo stato di salute dell’atletica azzurra: “Mi complimento con il presidente Giomi e con il dt Antonio La Torre, perché non c’è più il singolo, ma una squadra fatta di uomini e donne, molto eterogenea nelle discipline, ed è impressionante il numero delle prestazioni: non una, non due, ma molte di più. Stecchi ci sta abituando a misure interessanti, la continuità di Fabbri è micidiale, Bogliolo e Desalu hanno vinto in Diamond League. Abbiamo le certezze di Tortu e Jacobs, Tamberi ha seminato molto molto bene. E che dire di Crippa: meritano un encomio il papà Roberto e la mamma Luisa. È il portabandiera dell’obbligatorietà dello ius soli sportivo. A Tokyo dobbiamo raccogliere i frutti di sette anni di lacrime e sangue. Ci si sta mettendo nelle condizioni di ‘raccogliere’ dopo tante botte”. Tra gli interventi anche quelli dell’assessore allo sport e grandi eventi di Roma Capitale Daniele Frongia, di Roberto Tavani in rappresentanza della Regione Lazio, di Diego Nepi Molineris direttore marketing e business development di Sport e Salute, e del dt Antonio La Torre, che ha sintetizzato con un’espressione efficace: “L’atletica italiana ha ritrovato il sorriso”.

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