Olimpia Milano, Datome si presenta: “qui posso esaudire il mio sogno di vincere con un team italiano”

Il giocatore italiano ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a scegliere l'Olimpia Milano, club che ha puntato su di lui per tornare a vincere

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Nuova avventura per Gigi Datome che, dopo cinque anni al Fenerbahce ha deciso di sposare il progetto Olimpia Milano, cominciando così un nuovo percorso nella propria carriera.

Datome
Roberto Serra/Iguana Press/Getty Images

Il giocatore italiano si è presentato oggi, svelando i motivi che lo hanno spinto a scegliere il club lombardo: “Milano è cresciuta tanto in questi anni, avevo sempre il pensiero di voler vincere con una squadra italiana: è uno dei miei obiettivi. Poi Armani, l’Olimpia, Milano, Messina come coach, compagni di squadra di altissimo livello… so di sembrare retorico, ma sono davvero queste le mie motivazioni. Arrivo da un club a cui mi sento molto legato e lo ringrazio per avermi permesso di uscire. Non avevo fretta di chiudere con Milano, c’erano dei tempi tecnici e li ho rispettati. Dopo l’Nba cercavo il modo di giocare ad alto livello, con grandi obiettivi. L’ho trovato al Fener, ora spero di aver fatto la scelta giusta. Mi ritengo fortunato a vivere questa situazione, con grandi obiettivi che ti obbligano ad andare ogni giorno in palestra e grandi compagni con cui confrontarsi I tifosi di Milano mi hanno sempre trattato benissimo, anche in modo sorprendente. Ma la scelta di venire qui è stata prima di tutto tecnica. Poi ci sono valori aggiunti come l’essere in Italia, la vicinanza della famiglia, i tifosi e tutto il resto“.

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ph. Olimpia Milano

Datome poi ha proseguito: “conosco Messina da quando mi ha allenato in Nazionale, ora lo conoscerò meglio. Sono stato preso per essere me stesso. Leader? Non si è leader a tavolino, quelli si creano in campo. Lockdown? Ho avuto la chance di lavorare sul mio corpo come non mi capitava da anni. Spero di averne dei benefici. Ho cercato di prendere il meglio per me dalla situazione difficile in cui tutti eravamo: mi sono preparato per una stagione di 11 mesi, anche se non ne potevo più di allenarmi da solo“.

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