Dallo scudetto della Juve a Napoli e Milan, Ancelotti ammette: “Sarri merita una grande panchina. Ibra? Va confermato”

L'allenatore dell'Everton ha fatto i complimenti a Sarri per la vittoria dello scudetto, soffermandosi poi su Napoli e Milan

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E’ il giorno degli elogi e delle celebrazioni per la Juventus e per Maurizio Sarri, artefice del nono scudetto consecutivo vinto dai bianconeri.

Maurizio Sarri
Foto Getty / Alessandro Sabattini

L’allenatore toscano ha incassato le dolci parole di Carlo Ancelotti, che ha fatto i suoi complimenti al club bianconero ai microfoni di ‘Radio anch’io Sport’ su Rai Radio1: “Sarri ha fatto un ottimo lavoro perché conoscendo le sue idee non è facile arrivare in una squadra che vince e impiantare immediatamente le sue idee. Credo che abbia avuto la capacità di adattarsi bene a questo primo anno e il prossimo a mio parere riuscirà a incidere di più. Non è giusto dire che Sarri non sia da Juve, merita una grande panchina come quella bianconera dove è normale che ci sia anche qualche critica in più. Ronaldo? La sua è stata la solita stagione, condita con qualità serietà, professionalità, tantissimi gol. È il solito Ronaldo. Lo sarà anche l’anno prossimo. Questo giocatore ha una serietà tale che gli permette di mantenersi sempre ad altissimo livello“.

Zlatan Ibrahimovic
Foto Getty / Alessandro Sabattini

L’allenatore dell’Everton poi ha parlato delle sue ex squadre, Napoli e Milan: “confermare Ibra non è giusto, è doveroso. E’ un grande campione e lo dimostra nonostante l’età, è indispensabile. Pioli? È stata giustissima la decisione di confermare un allenatore che ha preso una squadra in difficoltà e l’ha tirata fuori esprimendo un gioco di qualità, con idee chiare e certezze. Il Napoli se la può giocare con il Barcellona, dobbiamo considerare che si gioca in un ambiente diverso e un calcio diverso. Tutto è possibile. Il Barcellona ha avuto e ha molti problemi e il Napoli se la può giocare. La Champions riparte senza una squadra favorita, c’è molta incertezza anche lì e le italiane si possono giocare le loro carte“.

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