NBA, Melli racconta la sua… bolla: “qui il caffè fa schifo, ho portato quello italiano. Belinelli? L’ho lasciato vincere a ping pong”

Il giocatore italiano ha parlato di come stia vivendo il periodo nella bolla di Orlando, ammettendo di essersi portato il caffè italiano

SportFair

Il ritiro nella bolla è già cominciato, la ripresa di avvicina e Nicolò Melli appare pronto per tornare in campo con i suoi Pelicans. La situazione negli Stati Uniti non è delle migliori a causa del Coronavirus, però il giocatore italiano prova a non pensarci, concentrandosi sulle prossime gare da cui dipenderà la qualificazione ai playoff.

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Ezra Shaw/Getty Images

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Melli ha parlato della sua condizione e del tempo trascorso nella bolla, dove si è portato il… caffè italiano: “mi piacciono gli Usa, ma qui il caffè fa oggettivamente schifo. La bolla sembra un ritiro della Nazionale più in grande, senza nulla togliere al ritiro della Nazionale. È tutto più bello, ci sono più squadre. Poi ci sono le mascherine, i test e niente famiglia: non stare con mia moglie è quello che mi manca di più. In generale però credo che gli europei abbiano meno problemi rispetto agli americani, essendo più abituati ai ritiri. Belinelli? Siamo andati a giocare a ping pong e l’ho lasciato vincere, così si adatta meglio: è arrivato un giorno dopo di me“.

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Chris Graythen/Getty Images

Tutti i giocatori avranno un messaggio contro il razzismo sulle maglie, Melli ha scelto ‘uguaglianza’: “mi sembrava il messaggio più inclusivo di tutti. Ci deve essere uguaglianza nella società, nella giustizia, nei diritti, nelle responsabilità, nel rispetto delle persone. Devo ammettere però che ho anche pensato di tenere il mio nome perché non c’è giusto o sbagliato in questa scelta. Tutti i messaggi sono validi, e se uno decide di tenere il proprio nome non è un razzista. Ho scelto poi di mettere uguaglianza perché mi sembrava il momento giusto per dare un messaggio. Anche se servono azioni a supporto“.

Nicolò Melli All-Star GameIeri Zion Williamson ha lasciato la bolla per un problema familiare, ma Melli non è preoccupato: “spiace per Zion, ha avuto un problema familiare e quello ha la priorità. Siamo con lui, speriamo si possa risolvere tutto, a prescindere dal fatto che torni. Come squadra possiamo riprendere da dove abbiamo lasciato a marzo: abbiamo 8 partite per arrivare ai playoff o almeno allo spareggio. Le rimonte succedono: abbiamo tutto quello che serve per farlo“.

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