Ibra-dipendenza? Anche no. Il Milan dimostra qualità e carattere nell’intera rosa, ribaltando una partita complicata contro il Parma che, pur soffrendo, era riuscito a chiudere in vantaggio il primo tempo. Una rimonta, nella ripresa, fatta di qualità e carattere dei ragazzi di Pioli spinti da una grande condizione fisica e dall’entusiasmo di una ripresa post-Covid fatta di 5 vittorie, 2 pareggi e nessuna sconfitta.
Milan che domina il primo tempo ma, come detto, chiude sotto di un gol, cortesia di Kurtic, in una delle poche sbavature difensive. Rossoneri che in attacco creano tanto, ma faticano a concludere. Manca la zampata di Ibrahimovic, prezioso nel dirigere l’attacco, aprire spazi e battagliare con i difensori, ma nuovamente con le polveri bagnate. Ci pensano i compagni. Frank Kessiè quasi spezza il palo nel gol dell’1-1, Romagnoli e Calhanoglu chiudono la pratica. Avevamo già visto un Milan grintoso, in grande condizione atletica, ma quel che ha stupito della gara di San Siro è che i rossoneri, a tratti, si sono anche divertiti a giocare nello stretto con una qualità e una spensieratezza che non si vedeva da tempo.
Squadra promossa a pieni voti. Dal terzetto difensivo con i centrali sempre attenti e un Donnarumma provvidenziale in alcuni interventi su Inglese e compagni; passando per gli strappi di Theo Hernandez e Kessiè, in forma straordinari; fino alla qualità della zona offensiva che, con il supporto(ma non la dipendenza) del miglior Ibrahimovic può garantire al Milan i gol che spesso sono mancati in passato per fare risultato. Rossoneri che agganciano il Napoli, fermato dal Bologna, in zona Europa League per un finale di stagione che potrà riservare qualche soddisfazione dal sapore europeo.