Zaha, il sesso con la figlia dell’allenatore e l’esclusione dal Manchester: “non giocavo a causa di una bugia”

Wilfred Zaha torna a parlare del brutto periodo passato al Manchester United: la sua esclusione era attribuita ad un falso pettegolezzo che molti, ancora oggi, reputano vero

SportFair

Quella di Wilfred Zaha è una storia davvero particolare. Arrivato giovanissimo al Manchester United, l’attaccante ivoriano sembrava un prospetto davvero talentuoso sul quale i ‘Red Devils’ puntavano molto. Il suo impiego è però scemato progressivamente nel corso del tempo, si dice a causa di una relazione sessuale con la figlia dell’allenatore Moyes che, di tutta risposta, non lo faceva giocare.

Pettegolezzi, nulla di più, la risposta che lo stesso giocatore, attualmente al Crystal Palace, ha dato ai microfoni di The Locker Room raccontando il brutto periodo di Manchester: “al club nessuno mi ha detto nulla, non sapevo proprio che fare. Mi ricordo di aver twittato qualcosa come ‘che pettegolezzi stupidi’, perchè mi stavano troppo addosso e sentivo di dover dire qualcosa. E poi dal club mi dicono ‘non dovevi fare questo, non dovevi fare questo’, nessuno mi ha aiutato. E io ero lì, da solo, ad avere problemi perchè la gente mi diceva che ero andato a letto con la figlia dell’allenatore e che era per quello che non giocavo. Avevo appena 19 anni, ho vissuto tutto questo da solo, lontano dalla mia famiglia. La cosa divertente è che questa storia è andata avanti così a lungo che a un certo punto mi sembrava assurdo che l’allenatore non venisse da me a dirmi qualcosa al riguardo. Mi sentivo così e pensavo fosse una cosa davvero ridicola. Ancora oggi, la gente pensa che sia una storia vera. E io non ho neanche mai conosciuto la figlia di Moyes!“.

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