Roma, Fonseca svela i suoi obiettivi: “sogno trofei importanti, voglio Champions e campionato italiano”

L'allenatore della Roma ha parlato della sua esperienza in Italia, sottolineando di aver l'obiettivo di vincere la Champions o il campionato

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Il proprio passato, gli obiettivi per il futuro e l’emergenza Coronavirus: questi e altri i temi toccati da Paulo Fonseca nel corso di una lunga intervista rilasciata a Roma TV.

Photo by Enrico Locci/Getty Images

L’allenatore portoghese ha svelato quelli che sono i suoi progetti a medio-lungo termine, ammettendo di avere il sogno di vincere Champions o scudetto: “ho sempre avuto la fortuna di essere ciò che desideravo. Da ragazzo sognavo di essere calciatore e lo sono stato, poi ho sognato di fare l’allenatore e lo sono diventato, sognavo di allenare un grande club europeo e lo alleno. A livello professionale mi sento molto realizzato. Adesso sogno di vincere trofei importanti, la Champions o il campionato, uno dei principali campionati europei, come quello italiano. Più in generale sogno di essere felice ogni giorno, perché per me la felicità è essere felici anche fuori dal mondo del calcio“.

Pellegrini
Emilio Andreoli/Getty Images

Fonseca poi ha parlato anche dell’emergenza Coronavirus: “ho vissuto questo momento con grande tristezza per chi è scomparso e con apprensione per tutti noi: abbiamo affrontato qualcosa di sconosciuto, che non eravamo capaci di controllare e non lo siamo ancora. E’ un periodo tragico che prima o poi supereremo, ma che ci può anche insegnare molto. La Roma si è adoperata per aiutare le persone più in difficoltà e questa è la prova che non è solo un club, ma come dice l’inno è il cuore della città. Sono orgoglioso di quanto fatto e anche dell’organizzazione esemplare: siamo insieme solo in campo per allenarci, poi massima attenzione a tutte le indicazioni del protocollo. Immaginatevi cosa voglia dire non potersi abbracciare durante una partita. Sono cose che in certi momenti ti rafforzano, hanno un’importanza emotiva. Mi è già capitato di giocare senza pubblico, è terribile non avere i tifosi: è un qualcosa che cambia una partita, la rende più triste e meno emotiva. A maggior ragione qui a Roma, dove la curva ci sostiene sempre e in modo caloroso. Non potremo contare sulla forza che i tifosi ci danno nei momenti difficili. E sarà complicato“.

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