MotoGp, il manager di Dovizioso allo scoperto: “abbiamo incontrato la KTM, ma la nostra intenzione è chiara”

Il manager di Dovizioso ha provato a fare un po' di chiarezza sulla trattativa di rinnovo con la Ducati, ammettendo anche di aver parlato con la KTM

SportFair

La trattativa tra la Ducati e Andrea Dovizioso sta diventando una vera e propria telenovela, a cui si aggiungono di giorno in giorno diverse puntate.

ducati cronografo LocmanL’ultima in ordine cronologico riguarda le parole di Simone Battistella, manager del pilota forlivese, che alla Gazzetta dello Sport ha voluto fare un po’ di chiarezza sulla questione: “prima di tutto abbiamo preferito rinegoziare i termini contrattuali del 2020, con quello che è successo ci è sembrata la cosa più giusta per evitare tensioni in proiezione 2021. Dopo una serie di discussioni, da quel che ho capito in Ducati erano favorevoli all’accordo raggiunto, però poi non c’è stato nulla di scritto. Sul nuovo contratto c’erano state indicazioni di massima su una possibile offerta, ma è qualcosa che risale ancora al mese scorso, prima che affrontassimo il tema 2020“.

doviziosoIl manager del Dovi poi ha risposto alle parole di Dall’Igna sui presunti problemi economici che frenano il rinnovo: “evidentemente ritiene che l’offerta che faranno sarà troppo bassa. La KTM? Ci siamo anche incontrati, ma è stata una trattativa che si è risolta velocemente perché non c’erano i presupposti. Le tensioni ci possono sempre essere, ma non significa che siano sempre necessariamente negative, anzi. L’importante è avere lo stesso identico fine. Per me comunque al 99% rinnoveremo“.

Lorenzo e Dovizioso
Mirco Lazzari gp/Getty Images

Sul possibile ritorno di Lorenzo, Battistella ha chiosato: “ho sentito le voci. Plausibile? Sì, i segnali arrivano da più parti, però da plausibile a concreto c’è tanta strada. È chiaro che Lorenzo ha riscoperto la voglia di correre, e lo ha fatto velocemente, visto che aveva appena annunciato il ritiro e c’era già pronto il contratto da collaudatore con la Yamaha comprese alcune wild card. Ma Andrea non la vive come una minaccia. La Ducati è libera di fare quello che vuole, di valutare i piloti che crede, dal punto di vista dell’orgoglio non fa nessuna differenza. Andrea non vuole perdersi in questi ragionamenti. Tutti sappiamo il valore di Jorge, viene da due anni complicati, ma se è in palla sa il fatto suo“.

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