Morte Kobe Bryant – Svolta shock nelle indagini: pilota disorientato, perdeva quota credendo di salire

Clamorosa svolta nelle indagini sulla morte di Kobe Bryant: il pilota Ara Zobayan era disorientato poco prima dell'impatto, credeva di salire ma stava perdendo quota

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A quasi 6 mesi dal tragico incidente di Calabasas, le dinamiche dell’incidente in elicottero che ha portato alla morte di Kobe Bryant, sua figlia Gigi e altre 7 persone non sono ancora state chiarite. Le indagini, che andranno avanti fino al 2021, hanno evidenziato però un importante dettaglio contenuto nell’ultimo report pubblicato dal National Transportation Security Board: alcuni errori del pilota Ara Zobayan sono stati fatali.

Pau Gasol e Kobe Bryant
Foto Getty / Ronald Martinez

Zobayan era un pilota molto esperto e, nonostante le cattive condizioni meteo dovute alla fitta nebbia, decise di volare ugualmente visto che il giorno prima, in una situazione simile, aveva riportato ad Orange County lo stesso Kobe Bryant e alcuni ospiti. La mattina del 26 gennaio qualcosa andò storto: dalla rotta e dalle comunicazioni radio con la torre di controllo, appare evidente come il pilota fosse disorientato e che mentre stava riferendo di salire fino a 1200 metri d’altezza stesse in realtà puntando verso il suolo. “Durante la discesa finale il pilota, rispondendo ad una domanda della torre di controllo, ha detto che stava salendo di quota quando invece stava scendendo – si legge nel report della Ntsb -. Quando un pilota è confuso su altezza e accelerazione soffre di illusione somatogravica“.

Stavamo cercando di raggiungere Ara via radio – ha dichiarato alla Ntsb Whitney Bagge, vice presidente della Island Express -. Continuavo ad aggiornare la pagina, sperando fosse un guasto“. Non lo era: l’elicottero si era tristemente schiantato sulle colline di Calabasas a 296km/h.

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