Juventus-Milan, Inzaghi non ha dubbi: “lo stadio vuoto può aiutare i rossoneri. Ronaldo? Sono arrabbiato con lui”

L'allenatore del Benevento ha presentato Juventus-Milan, una partita che per lui conta molto avendo vestito in carriera le maglie di entrambi i club

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Sfide come queste ne ha vissute tante e ogni volta ha provato un’emozione diversa, Pippo Inzaghi ha vestito sia la maglia della Juventus che quella del Milan, dunque stasera sarà davanti alla tv per godersi lo spettacolo.

Inzaghi e Vigorito
Giuseppe Bellini/Getty Images

L’allenatore del Benevento non vede l’ora di veder rotolare di nuovo il pallone e, per questo motivo, ha raccontato le proprie emozioni ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “non vedo l’ora di accendere la tv e guardare Juve-Milan, non sarà mai come le altre partite. Quando giocavo, la prima grande sfida della stagione era il Trofeo Berlusconi. In estate le squadre erano ancora in rodaggio, ma San Siro si riempiva e anche gli ascolti in tv erano altissimi. La gente aveva voglia di calcio e sarà così pure stavolta. Tra l’altro questa sfida conta tanto. Nessuno però può essere al 100%. La Juve è favorita, è superiore e ha alcuni vantaggi: il risultato dell’andata, il fattore campo anche se non c’è il pubblico, le assenze pesanti nel Milan. Però in una gara secca può succedere di tutto e proprio lo stadio chiuso può essere d’aiuto per i rossoneri. Mi spiace che sia saltata la sfida tra Ronaldo e Ibra“.

cristiano ronaldo
Catherine Ivill/getty Images

Inzaghi poi si è soffermato su Ronaldo, svelando un curioso retroscena: “lo porto come esempio nel mio spogliatoio perché so come si allena. Però sono un po’ arrabbiato con lui e Messi: grazie a loro, sembra che nelle coppe io e Raul abbiamo segnato poco. Tornando alla partita, mi incuriosisce la condizione delle squadre. Mi preoccupa invece lo stato di salute dei miei giocatori, però vedo un entusiasmo incredibile. Per fortuna il Benevento è vicino al traguardo, quindi ho lavorato molto a livello mentale più che fisico. Non so come ripartiremo, ma saremo tutti sulla stessa barca e quindi nessuno potrà lamentarsi“.

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