Il primo anno di Roma per Paulo Fonseca non poteva essere più particolare di così, prima i problemi di adattamento alla Serie A e poi l’emergenza Coronavirus, che ha bloccato l’intero movimento sportivo.
Interrogato da Espn Brasil su questi suoi primi mesi nella Capitale, l’allenatore portoghese è partito da Totti e De Rossi, i cui nomi riecheggiano spesso nello spogliatoio: “non ho mai lavorato con loro, sono andati via prima che io arrivassi, ma non ho dubbi sul loro profondo amore e sulla loro profonda passione per questo club e cli capisco pienamente. Se fossi stato nella posizione di De Rossi non avrei mai pensato di scegliere un altro club italiano per finire la mia carriera. Impossibile. Allo stesso modo comprendo come Totti non avrebbe voluto lavorare per nessun altro club di Serie A. Il loro amore è cosi grande, così importante. Credo di provare le stesse sensazioni e non solo perché sono un po’ romantico”.
Sulla sua esperienza in Italia, Fonseca ha ammesso: “devi pensare a come giocano gli avversari, la qualità degli allenatori e della tattica di ogni avversario è così alta che non ti puoi focalizzare soltanto su te stesso. Devi continuamente adeguarti al tuo avversario. Tutto questo mi ha sorpreso. Ogni sfida è estenuante, una vera battaglia tattica. Ogni partita ha una sua storia e non ti puoi mai rilassare. Non sappiamo mai cosa succederà con l’avversario. Puoi prepararti, ma è difficile sapere esattamente come giocherà”.