MotoGp – Caso doping, Iannone ricorre al Tas. L’avvocato: “i giudici confermano la sua innocenza, ma ha preso 18 mesi”

L'avvocato di Andrea Iannone annuncia il pronto ricorso al Tas: l'obiettivo è quello di affermare la totale innocenza del pilota Aprilia in merito al caso doping

SportFair

Entro la prossima settimana lunedì o martedì al massimo, presenteremo il ricorso al TAS con le motivazioni della sentenza di primo grado. Nella nostra squadra, per la parte scientifica si è aggiunto il Dottor Pascal Kintz, uno dei massimi esperti mondiali nella lotta al doping”. Con queste dichiarazioni, rilasciate a Sky Sport, l’avvocato di Andrea Iannone, Antonio De Rensis, ha annunciato la volontà del pilota di ricorrere al Tas per eliminare la squalifica di 18 mesi a causa di una contaminazione del cibo che lo ha fatto risultare positivo al doping.

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Mirco Lazzari gp/Getty Images

La sentenza lo ha acclarato, – ha spiegato il legale – c’è un punto a pagina 15 che dovrebbe determinare la conclusione del processo con un’assoluzione perché i giudici, e leggo letteralmente ‘prendono anche nota delle affermazioni nei documenti presentati riguardanti gli hotel di alta classe in cui il pilota mangiava i pasti e dove non ci si aspetta di trovare cibo contaminato‘. Ne consegue che l’alimentazione del pilota dipendeva dal cibo disponibile negli hotel e non aveva molte altre scelte per i pasti. Nell’appello chiederò se Andrea doveva sedersi con dei chimici incaricati di esaminare la carne prima di mangiarla. Se doveva farsi fornire le fatture della fornitura della carne. E poi anche l’avesse fatto, chi garantiva che la carne di quella fornitura fosse quella servita? Queste sono motivazioni devastanti perché non hanno alcun fondamento con la realtà. Così un atleta è esposto alla follia, confido che il TAS, come uniformemente di solito fa, affermi che Andrea non ha la minima responsabilità in questa contaminazione, cosa che confermano i giudici a pagina 15 della sentenza. Se avesse mangiato in una piccola bottega per la strada, avesse preso il cibo da persone non conosciute, allora uno poteva avere dubbi ma nel momento in cui l’atleta mangia nel ristorante di un hotel di alta classe, penso che abbia fatto tutto ciò che doveva fare. Ciò nonostante ha preso 18 mesi di squalifica. Io credo che Andrea Iannone meriti di essere prosciolto completamente“.

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