La storia di Lewis Hamilton è costellata di ostacoli e difficoltà, quelle che ha dovuto superare per riuscire ad entrare nell’elitario mondo della Formula 1.
Un percorso complicato, che spesso lo ha messo con le spalle al muro, spingendolo a dare il meglio di sè per riuscire a emergere. Il britannico ha confermato tutto ciò al magazine del Corriere della Sera, ‘Style’, soffermandosi anche su un altro problema: “per me è stato incredibilmente difficile entrare in questo mondo, vorrei dire che oggi è diverso ma in realtà credo che la situazione negli ultimi anni sia peggiorata. Correre ha costi altissimi e questo esclude in partenza chi non può permetterselo, purtroppo nella F1 di oggi la mancanza di diversità è generale. Non solo fra i piloti, anche fra ingegneri e meccanici. Se non saremo in grado di creare percorsi che consentano di dare una possibilità a chi proviene da ambienti più diversi, la responsabilità sarà di tutti”.
Hamilton poi ha svelato la dote che gli ha permesso di arrivare in alto: “tirarmi indietro non far parte del mio carattere e questa è una delle ragioni per cui sono ancora qui oggi. Ma i momenti difficili sono stati tanti, ricordo quando tornavo a casa da scuola e papà mi diceva che quella settimana non avremmo avuto abbastanza soldi per il kart. Gli altri ragazzi che incontravo in pista non avevano queste preoccupazioni”.