Giro d’Italia, Vegni conferma: “ci saranno quasi tutti i big, da Nibali fino a Carapaz. Caos date? Il calendario può cambiare”

Il direttore del Giro d'Italia ha confermato la presenza di tanti big, soffermandosi poi sul calendario ufficiale pubblicato dall'UCI

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Due giorni fa è arrivato il calendario ufficiale dell’UCI, che ha definito le date dei prossimi impegni della stagione ciclistica internazionale. Tanti i motivi di discussione, come per esempio la concomitanza del Giro d’Italia con le Classiche del Nord.

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Spencer Platt/Getty Images

Una situazione che ha indispettito Mauro Vegni, direttore della Corsa Rosa, che ha espresso il proprio parere ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “avere delle date, anche queste così compresse, è un grande sospiro di sollevo. Tuttavia è evidente che non tutti hanno capito la straordinarietà della stagione. Altrimenti non avrebbe senso ostinarsi per ottenere la stessa scansione: prima quella classica del Nord, poi l’altra e così via fino alla Roubaix. Mescolare le carte, visto ciò che è accaduto, non avrebbe tolto nulla al fascino di certe gare. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: non il massimo. Ma questo calendario non è scolpito nella pietra“.

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Foto Getty / Bryn Lennon

Vegni ha poi proseguito: “da più parti si vocifera che il Mondiale in Svizzera potrebbe saltare per problemi economici. A quel punto l’Uci lo recupererebbe a novembre, in Oman. Se dovesse accadere noi ci faremo trovare pronti. Perché si aprono due scenari. Ci sarebbe un buco in quella settimana di settembre: magari si possono anticipare le classiche del Nord, così la Roubaix cadrebbe prima della crono di Milano. O ci spostiamo noi col Giro. Come ho detto prima, occorre elasticità. E stiamo pensando pure ad altro“.

nibaliSulla presenza dei campioni al Giro, Vegni ha assicurato: “posso dire che il 90% dei big ci ha in via ufficiosa confermato la presenza. Al momento nessuno è in grado di fare annunci definitivi per le ragioni che sappiamo. Ma sia Nibali, sia Evenepoel, sia Sagan, sia Fuglsang, sia ovviamente Carapaz hanno il Giro in testa ai loro programmi. Il 10% che manca è dovuto alla rinuncia di Bardet, da francese preferisce andare subito alla Grande Boucle. Recupereremo le tre tappe ungheresi al Sud, abbiamo un paio di soluzioni, la Sicilia è una di quelle. Ma potremmo anche scegliere altre regioni, come Calabria, Campania, Basilicata o Puglia. Dobbiamo parlare con i vari Comuni e al momento non è semplice. E poi dobbiamo avere certezze sul calendario definitivo“.

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