Eurolega e Eurocup alzano bandiera bianca, competizioni ufficialmente interrotte: nessuna squadra campione

Le due massime competizioni continentali sono state ufficialmente interrotte per questa stagione, appuntamento al prossimo anno

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La stagione europea di basket è ufficialmente conclusa, Eurolega e Eurocup non riprenderanno come ufficialmente comunicato dai vertici delle due competizioni.

Riccardo Moraschini
Foto Getty / Handout

L’emergenza Coronavirus non permette il ritorno in campo nei prossimi mesi, dunque si è deciso di chiudere anticipatamente tutto senza nessun vincitore. Nonostante tutte le analisi svolte nelle ultime settimane, la sospensione si è rivelata essere l’unica strada percorribile e, nella giornata di oggi, è stata ufficializzata. Le 18 squadre della stagione 2019/2020 sono confermate anche per l’anno prossimo, mentre gli 8 team qualificatisi ai quarti di Eurocup (tra cui la Virtus Bologna) avranno un posto riservato nella competizione 2020-21.

Eurolega
Handout/Getty Images

Queste le parole di Jordi Bertomeu, CEO di Eurolega: “questa non è una fine, ma un nuovo inizio. Siamo stati costretti ad interrompere la stagione più di successo nella storia del basket europeo per ragioni ben oltre il nostro controllo. È una decisione che arriva dopo due mesi e mezzo in cui abbiamo cercato in ogni modo di riportare il basket ai nostri tifosi. Proprio il loro affetto è quello che ci spinge a cominciare a pianificare per rendere il 2020-21 ancora migliore. Sono orgoglioso dei nostri proprietari per le decisioni che hanno preso e l’impegno nelle rispettive comunità. E sono orgoglioso di giocatori, allenatori e tifosi per come ci hanno supportato. Avevamo tanti motivi per ricominciare il 2019-20, ma in una situazione così eccezionale abbiamo messo la salute delle persone al primo posto e davanti a qualsiasi interesse commerciale, rimanendo così fedeli ai valori in cui crediamo e che rappresentiamo. Nei prossimi mesi avremo solo una missione: fare tutto quello che possiamo per aiutare le nostre comunità a tornare ancora più forti, costruendo dentro e fuori dal campo la miglior versione possibile di noi stessi“.

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